BERGAMO E LA STREET PARADE: POLEMICHE E DIBATTITI
                                              di Pierluigi Piromalli

     L’Amministrazione comunale, a seguito della manifestazione tenutasi in città lo scorso 19 maggio e celebratasi sotto l’organizzazione della Bergamo Street Parade, ha tenuto fede alle promesse di sanzionare i responsabili dell’evento; tale azione ha innescato un vespaio di polemiche tra l’opinione pubblica cittadina a causa dell’inevitabile frastuono e confusione che ne sono derivati.
     Della sfilata, guardata con occhio non completamente benevolo dalla cittadinanza, era infatti stata informata solo la Questura, mentre il Comune ha sempre sostenuto che fosse necessario anche il permesso per l’utilizzo di carri e furgoni, per somministrare alcolici e per diffondere la musica oltre un certo volume. Nasceva, quindi, un contenzioso a distanza apparso sui giornali locali, seguito dalle consuetudinarie prese di posizione di coloro che, a ragione o torto, osteggiavano e condividevano la finalità dell’evento.
     I promotori, che hanno sempre sostenuto come la manifestazione fosse sganciata da qualsivoglia connotazione politica, non hanno gradito l’atteggiamento del Comune di ricorrere allo strumento sanzionatorio ed hanno minacciato di accogliere nelle loro file chiunque ritenga di battersi per le loro cause, legittimando implicitamente interventi anche di “disturbatori organizzati”, qualora l'amministrazione mantenesse fermi i propositi già esternati.
     Modi e metodi, seppur celati dallo scopo nobile della manifestazione e dalle roboanti parole di presentazione che descrivono la finalità di questa coesa massa di giovani rivolta a riappropriarsi degli spazi urbani, richiamano alla mente atteggiamenti non proprio democratici, ma, del resto, dopo il botta e risposta apparso sui quotidiani locali non si poteva pretendere molto.
     I fautori della Street Parade hanno già deciso di riproporre l’appuntamento, a quanto è trapelato dalle dichiarazioni di stampa, in maniera più incisiva e con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività (giovanile) sulla necessità di promuovere anche in città una sorta di gara per rivitalizzare il centro. L’atmosfera che avvolge la futura iniziativa, annunciata quasi con fare bellicoso e di contrapposizione, non sembra presagire nulla di buono considerato che l’organizzazione lamenta un assoluto disinteresse del Comune che, evidentemente, alla luce di quanto accaduto, non condivide modi e finalità della manifestazione. In ogni caso, la passata edizione della Street Parade ha

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