ATTIVITÀ CRIMINALI, SCHIAMAZZI, NON C'È SPAZIO PER LA QUIETE
                                              di Pierluigi Piromalli

     È consuetudine che durante il periodo estivo si acuiscano i problemi che notoriamente assillano la città ovvero il degrado urbano, che origina da una scarsa e non adeguata attenzione al contesto ambientale, e gli schiamazzi notturni, che si rinnovano con sempre crescente frequenza e che sembrano non trovare alcuna soluzione. Il centro di Bergamo assomiglia, insomma, sempre più ad una martoriata periferia e ciò avviene in particolare nel centralissimo quadrilatero, che abbraccia vie che dovrebbero fungere da perno della città e che invece sono mal frequentate, costituendo aree di traffici illeciti, di sporcizia diffusa, di gravi problemi di viabilità e di sicurezza.
     La zona “rossa”, più volte oggetto di servizi giornalistici locali, investe le vie Zambonate, Papa Giovanni XXIII, Bonomelli e Quarenghi ed anche via Paglia come arteria che nella prima metà risente di un degrado piuttosto accentuato. Percorrendo queste zone, che convivono da anni con il fenomeno migratorio, si coglie una atmosfera complicata tipica dei contesti dove prevale una anarchia diffusa e colpevolmente tollerata e dove ognuno si appropria della strada facendo quel che vuole in spregio a tutte le regole di convivenza e di rispetto della società civile.
     L’andirivieni di persone sospette, lo spaccio di droga, i senzatetto che bivaccano al primo spiazzo libero, le attività commerciali gestite in gran parte da extracomunitari, dove non è raro registrare risse e schiamazzi, rappresentano le problematiche principali che l’Amministrazione ben conosce ma per le quali non pare essere stata approntata alcuna concreta azione di contrasto.
     Anche in viale Papa Giovanni XXIII, arteria principale che attraversa il centro cittadino, la situazione non è migliore ed è soprattutto la metà che conduce dall'incrocio con via Angelo Maj fino alla stazione ferroviaria che genera una legittima preoccupazione. Qui il degrado di Piazzale degli Alpini e della zona della stazione ferroviaria e delle autolinee ha richiamato l'attenzione dell'Amministrazione comunale, in primis del sindaco Tentorio, il quale ha inquadrato la questione sotto diversi aspetti, cioè sicurezza, urbanistica e commercio. Per evitare che Piazzale degli Alpini diventi territorio di nessuno aggiungendosi all’elenco delle zone critiche, la Giunta sta valutando l’opportunità di incentivare la presenza commerciale rivitalizzando così l'area attraverso un maggiore coinvolgimento della popolazione. Ci si chiede, insomma, data la situazione attuale, se il centro di Bergamo meriti davvero di esibire un biglietto

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