MA CHI SE LA COMPRA UN’AUTO PURAMENTE ELETTRICA?
                                              di Graziano Paolo Vavassori

     Che tipo di contratto avete a casa in merito all’utenza elettrica? Da 3 kW? Bravi! Non vi basta quello base e siete passati a quello da 6 kW? Male, malissimo. Che cosa c’entra tutto questo con le auto? Ora ve lo spiego.
     Se non siete una famiglia numerosa non c’è motivo di avere un contratto da 6 kW per fare funzionare gli elettrodomestici di casa vostra, a meno che non li sfruttate, ma mi apparirebbe strano dato che tale contratto ha un costo fisso maggiore del base e non di poco. Diversamente, non siete degli ecologisti, nel senso che se avete tutte le lampadine a risparmio energetico, gli elettrodomestici non obsoleti e vi organizzate sulla simultaneità del loro utilizzo, non eccedete al picco consentito di 3,5 kW di assorbimento del contratto base. Se non siete degli ecologisti, che cosa ve la comprate a fare l’auto elettrica?
     Tutta questa premessa serve per tracciare una strada di partenza per il nostro discorso sulle auto elettriche: se te ne compri una e hai la fortuna di avere un garage dove coricarla e metterla sotto carica, siccome questa si assorbe almeno 3 kW per circa 8 o più ore, sei obbligato ad avere un contratto più oneroso di utenza elettrica, a meno che di tornare alle candele per illuminare le stanze… In sostanza, credo proprio che siamo ben lontani dall’essere pronti per passare dall’auto a combustione interna a quella puramente elettrica.
     Entro il 2020 l’Europa dovrà ridurre del 20% l’emissione di CO2 nell’atmosfera. Italia compresa. L’utilizzo, nel nostro Paese, delle tecnologie sostenibili per produrre elettricità, ovvero le centrali eoliche o quelle solari, con pannelli fotovoltaici o le termodinamiche, sono in forte crescita, tuttavia non saranno sufficienti per soddisfare il requisito che l’Europa ci chiede. Se le elettriche dovessero prendere piede, avremmo un fabbisogno maggiore di energia elettrica della quale già ora ne compriamo non poca dalla Francia. Quindi, solo apparentemente l’acquisto di un’auto elettrica è un gesto nei confronti dell’ambiente, dato che l’energia che immettiamo nelle nostre batterie potrebbe provenire da un incremento di produzione delle centrali termoelettriche, da quelle a carbone o a gasolio a quelle a gas, con conseguente aumento di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
     Se sorvoliamo questo aspetto, “è il momento di comprarsi una elettrica allora…”, qualcuno si sarà chiesto, “visto che vi sono dei modelli in vendita e c’è chi li acquista?” Per rispondervi, noi abbiamo scelto la Nissan Leaf, prima vera auto, nel senso di auto da 4 metri e mezzo, comoda e spaziosa, con un buon

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