con visione più ampia, quanto sostenuto poco fa circa il prezzo di vendita degli ebook: se il beneficio economico non è condiviso tra le parti in gioco, editore e lettore in primis, ovviamente, non vi può essere alcuna rivoluzione digitale e l’unico a soccombere alla fine è lo stesso ebook, ucciso dai suoi stessi “protettori”!
     Molto interessante anche quanto affermato da Pierre Assouline, critico e scrittore: la vera domanda da porsi non è quella relativa al futuro del libro, “una domanda di fatto già obsoleta”, ma è quella che riguarda “il destino del lettore in un universo senza più territori definiti”. Già, è vero: è il libro ad avere un futuro incerto o sono i lettori? Visto il calo costante, almeno dalle nostre parti, del numero di libri venduti e dunque di gente che legge, tale domanda non è affatto fuori luogo…
     Tornando infine ad una considerazione più generale del dibattito in corso, vi è un’ultima (ma non ultima) significativa constatazione da fare, di natura antropologico-culturale, ovvero, per così dire, generazionale. Sì, perché nonostante le ultime generazioni ormai nate nell’era del web abbiano maturato un rapporto pressoché istintivo con le nuove tecnologie, invero non è ancora nata quella che alla parola “libro” associ automaticamente l’ereader e l’ebook. È questo, a mio parere, il discrimine culturale il cui superamento metterà definitivamente in posizione predominante il libro elettronico rispetto a quello cartaceo.
     Ad oggi ciò non è ancora avvenuto; gli ereader sono per il momento visti più come intriganti gadget tecnologici che come funzionali supporti culturali e pure per il ragazzino dodicenne il “libro” è sempre quello fatto di carta e inchiostro, per ora. In fondo, non è nemmeno detto che anche quando tale rivoluzione culturale avrà finalmente luogo, il libro di carta soccomberà definitivamente. A tal proposito mi torna sempre in mente quanto accaduto con il disco in vinile, dato per morto e sepolto più volte, prima per mano dell’audiocassetta, poi del CD e dopo ancora dei files musicali scaricabili dal web e facilmente riproducibili, invece ancora ben vivo, tant’è che soprattutto negli USA oggi non c’è artista musicale che non pubblichi i suoi nuovi lavori anche nel formato su vinile.
     Insomma, quale sentenza per il processo a carico dell’ebook? Condannato per omicidio colposo o assolto per non aver commesso il fatto? In verità, oggi come oggi un giudice oculato e assennato avrebbe una sola sentenza da poter emettere: assolto perché il fatto non sussiste! Al di là di qualsiasi opinione manichea e con buona pace di tutti, nessun giudizio ordinario può in realtà

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