AL LAGO
                                              di Antonella Fasolato

     Dedico queste righe a tutte le donne che sono in attesa del primo figlio e in modo particolare ad una persona speciale: Cristina.
    
     Sono a Dervio con mio marito e i ragazzi. È una giornata di sole stupenda, limpida come lo sono le giornate di sole che arrivano dopo un temporale, il lago non ha ancora deciso se riflettere maggiormente il blu del cielo o il verde delle montagne.
     C’è una scuola di vela e il lago è pennellato di triangoli bianchi, sono le vele delle piccole imbarcazioni condotte dai giovani navigatori. L’acqua è molto fredda, ma Luca e Roberta decidono di entrare lo stesso, alla loro età il piacere di nuotare nell’acqua supera ogni incertezza. Dall’espressione dei loro visi, intuisco che la temperatura è molto bassa, ma loro continuano ad entrare in acqua fino a quando non raggiunge i fianchi, poi decidono di giocare con la palla in acqua e ridono mentre sentono gli schizzi freddi sul loro corpo caldo.
     Li guardo con soddisfazione, attiro l’attenzione di mio marito che sta leggendo sulla sdraio accanto a me e sottovoce gli dico: “guarda come sono belli!”
     Il mio “belli” non è solo un aggettivo riferito all’aspetto esteriore, ma lui lo sa, questa frase nasconde tante emozioni. Sono belli insieme mentre si divertono spensierati, è bello guardarli, è bello vederli crescere… Un lago di ricordi ora nuota insieme a loro e penso al mio essere madre, a quando per la prima volta sono diventata mamma ed ho tenuto in braccio mio figlio…
     Quando ho avuto il mio primo figlio mi sono sentita “immortale”, una sensazione forte che mi ha dato una certezza di continuità, come se noi uomini e donne fatti di carne e quindi destinati alla senescenza e alla fine, procreando, ci assicuriamo la vita eterna IN TERRA. Questa consapevole forza si è concretizzata all’improvviso, come una illuminazione, e mi ha fatta sentire più forte, invulnerabile e indistruttibile davanti alla paura della fine della vita, che invece in passato mi aveva tormentata più volte. Io avevo generato una VITA, il resto era relativo.
     Quando diventi madre, diventi anche più forte; non si tratta di forza fisica, ma di una forza interiore che ti dà delle capacità inaspettate. Tu sai che puoi fare ogni cosa e affrontare ogni avversità, di qualsiasi tipo per il bene di tuo figlio, è l’istinto di protezione che hai nei confronti della nuova vita. Per lui sei in grado di affrontare ogni difficoltà, puoi sopportare ogni fatica e combattere le più dure

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