PISCINA GONFIABILE SALVA TRE GATTINI
di Antonella Fasolato
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Sembra una di quelle notizie da rubrica “strano ma vero” che si trovano nella settimana enigmistica. A volte le casualità non avvengono solo per “caso” e quello che vi racconto ne è una dimostrazione.
Da alcuni giorni mi è tornata in mente una vecchia piscina gonfiabile che usavano i miei ragazzi d’estate per giocare con l’acqua quando erano più piccoli. I miei figli ora sono grandi e a loro non interessa più, ma io ho iniziato a pensare continuamente a dove poteva essere. Ho iniziato a cercarla nella mia cantina, nel garage e non l’ho trovata, mi ricordo che una volta sgonfiata ci stava in una scatola di cartone non molto grande e che sulla scatola c’era stampata la foto ed era di colore azzurro. Non trovandola ho pensato di andare a cercarla, alla prima occasione, nella cantina di mio suocero, che abita in una casa indipendente con giardino, dove la sua cantina è sempre stata un luogo per tutti.
Sabato scorso andiamo a trovare i “nonni” e prima di entrare in casa io e mio marito siamo scesi in cantina. Essa è molto grande e luminosa, ha i muri che perdono l’intonaco, due finestroni lunghi ma bassi con delle inferriate. Ci sono degli scatoloni, qualche vecchio mobile che contiene dei libri impolverati, degli stracci su delle sedie d’altri tempi, nel sottoscala sono conservate delle bottiglie di vino, ma non c’era nessuno scatolone di imballo della piscina. Ad un certo punto noto in un angolo, appeso alla parete, un vecchio pensile di una cucina e pur immaginando che sarebbe stato impossibile trovarci la scatola che cercavo date le dimensioni, decido di guardare, ma appena apro le antine una palla pelosa mi cade davanti proprio a un palmo dal naso e finisce per terra. Mi spavento, urlo e faccio un balzo indietro, poi guardo bene e mi accorgo che si tratta di un gattino appena nato, piccolissimo.
Sul piano più alto del pensile, dentro un vecchio cappello di carnevale, ce ne sono altri due, sono tre in tutto; due grigi maculati e uno tutto nero con gli occhi blu. Saliamo a chiamare i miei suoceri, ma non ne sanno nulla e anche loro stupiti non capiscono come siano finiti dentro a quel pensile. Mia suocera si ricorda però che nei giorni precedenti una gatta aveva tentato più volte di entrare in cantina e aveva persino rotto un vetro, mentre la volta successiva era riuscita a rimuovere una rete di ferro che avevano messo a protezione della finestra. Loro non riuscivano a capire la caparbietà di questo gatto, ora però era tutto chiaro.
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