sanguinaria Raschida Abedo e l’incontro con Farouk El Kaddoumi, meglio conosciuto come Abu Lotuf, che ci raccontano un diverso punto di vista sul conflitto arabo-palestinese; l’innocenza del Dalai Lama, Santità tibetana in esilio in India simile ad un semplice ragazzo in blu jeans che inaspettatamente dichiara “l’America è una zanzara che entra sotto le pieghe della tua tonaca, ti punge e ti provoca finché non l’hai cercata. L’America è l’ossessione che il mondo si porta addosso, non puoi ignorarla”. Ed ancora, l’incontro con Sandro Pertini che ammalia la giornalista “…non si intervista Sandro Pertini, lo si ascolta. Nelle sei ore che ho trascorso con lui avrò piazzato quattro o cinque domande e due o tre osservazioni, eppure furono sei ore d’incanto” fino alla “condicio sine qua non” del dittatore Lech Walesa, fondatore di Solidarnosc e Nobel per la Pace nel 1983, che prima dell’intervista negoziò un patto di non belligeranza con la lingua tagliente della giornalista. Già, perché con la Fallaci ogni parola viene messa in discussione, vagliata, criticata o sbattuta a terra con sdegno, come con l’odioso chador nero che la Fallaci fu costretta ad indossare per incontrare l’ayatollah Khomeini e che la stessa si strappò di dosso proprio alla sua presenza, in segno di sdegno e disprezzo per le sue parole. A lei non è mai interessato ingraziarsi i potenti, ha sempre cercato solo di capire i meccanismi e le folli ambiguità del Potere, appassionandosi ai difficili equilibri geopolitici e mettendo in discussione le ideologie del secolo, registrando nel contempo, con atteggiamento laico, l’influenza della religione islamica nel mondo. Come scrissero di lei i principali giornalisti dell’epoca: “raramente i dialoghi della Fallaci erano dei semplici colloqui: quasi sempre erano scontri di ideologie, di credenze, non di rado di civiltà. A volte si rischiava persino di farsi male”.
     Un libro mai così attuale, uno spaccato di un’epoca che oggi è ancora più attuale che mai; i conflitti e le manovre degli uomini di potere non sono poi così diverse, cambiano gli uomini, ma le questioni irrisolte rimangono le stesse. Val la pena sicuramente leggerlo, se non altro per schiarirsi un po’ le idee sui temi attuali.
                                                                               Cristina Mascheroni

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