tempo e mi unisco al gruppo di astanti, assaporando e condividendo l’attesa con loro, ascoltando commenti e aspettative. Verso le 20.00 la tensione aumenta perché da lì a breve i cancelli si apriranno e sarà il momento che potrà aggiudicare la postazione più favorevole (secondo i gusti di ognuno) ben sapendo, però, gli intenditori che la musica sarà godibile al meglio stando nelle retrovie. Ma si sa i Bepifans bramano la vicinanza al palco quasi a poter toccare il loro idolo e scambiare uno sguardo con lui che accecato dai proiettori, ovviamente, vedrà solo una zona d’ombra pullulante e in fermento, cioè il suo pubblico.
     Bene, è il momento! I cancelli come d’incanto si spalancano e anche i più corpulenti, quelli per i quali non daresti un soldo bucato per vederli sgambettare, sfoderano un’inaspettata agilità e si precipitano come una fiumana improvvisamente liberata dagli argini. Questi sono i Bepifans! Ok, anch’io sono tra loro e fortunatamente anche questa volta ottengo una posizione ottimale, ovvero sotto al palco, anzi praticamente attaccata e potrò godere appieno dello spettacolo e sentire le vibrazioni della musica e della voce appena queste verranno prodotte.
     La gente prende posizione, chi va al bar per un sorsetto, chi al bagno, chi corre al banchetto del Bepi a prenotare la propria copia del “Casèt” , anche se essendo top secret potrà ritirarla solo a fine serata, chi si abbraccia, chi si saluta, chi scambia parole con persone appena conosciute, nasceranno così forse nuove amicizie o anche, perché no qualche ostilità. La gente è molto varia, l’età anche: ragazzi, adulti, qualcuno più maturo ma anche bambini che cominciano a scorrazzare nell’ampia sala. Verso le 21.00 la tensione si fa tangibile, quando cominciano a spegnersi le luci e partono le prime note della motosega, emblema della band orobica, parte un urlo all’unisono: tutto vibra, è un momento di un’emozione indescrivibile creata sapientemente da un lato dal Bepi, con la sua lunga e voluta assenza dalla scena, e dall’altro dalla sua abile vena creativa che ha sempre sfornato prodotti succulenti e che ha saputo così creare grandi aspettative, sempre premiate, nel suo pubblico.
     Sale il sipario e gli artisti sono lì, già in postazione, ognuno con il proprio strumento, persino il Bepi, che in genere è solito sbucare a brano iniziato, è già davanti al microfono. Caloroso l’applauso del pubblico che si accinge ad ascoltare in religioso silenzio i brani nuovi, per poi cantare e ballare sui pezzi già conosciuti com’è consuetudine non solo dei Bepifans, ma di tutti gli spettatori presenti. Dopo la prima canzone il Bepi si sofferma a parlare del nuovo lavoro, anticipando la presenza dei molti ospiti che si alterneranno con lui sul palco,

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