MUTUO: COME SCEGLIERE
                                           di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     Il mercato immobiliare negli ultimi mesi è sicuramente in crisi, il prezzo delle case è alle stelle e l’acquisto della propria dimora diventa ogni giorno sempre più complesso e impegnativo. Vani sono stati gli interventi fatti dal Governo per fermare l’aumento della rata dovuto all’inasprimento dei tassi di riferimento e alla speculazione di molti Istituti Bancari, anche se la portabilità del mutuo senza penali e la rinegoziazione dello stesso sono sicuramente aspetti positivi nella lotta ad un “cartello” silenzioso, ma abbastanza blandi per risolvere la pesantezza della scadenza di fine mese. Cerchiamo allora di dare una piccola infarinatura e qualche dritta per scegliere meglio nella giungla di promesse e convenienze che le Banche offrono ai clienti.
     Il mutuo è quello strumento mediante il quale vengono concesse somme di denaro finalizzate alla costruzione, ristrutturazione o acquisto di un immobile; a garanzia di tale somma viene richiesta l’iscrizione di un’ipoteca a favore della banca, generalmente il doppio dell’importo, così, in caso di non pagamento delle somme dovute, la banca diviene proprietaria dell’immobile. Il rimborso delle rate avviene in modo periodico ed è costituito dal capitale addizionato dagli interessi, che possono essere fissi o variabili, dando pertanto vita a diverse tipologie di mutui. La durata del mutuo varia da 5 a 40 anni e l’importo erogato, salvo casi diversi, è mediamente pari all’80% del valore dell’immobile, mentre per ottenere il 100% della somma gli istituti richiedono buoni redditi, buon impiego, il tutto condito da un spread (il guadagno bancario n.d.r.) leggermente più elevato.
     In base al tasso applicato nascono quattro categorie di mutui: mutuo a tasso variabile, la cui rata varia in base all’andamento dei tassi di mercato e sui quali viene applicato un spread (rendimento della banca), quindi, più aumentano i tassi e più aumenta l’importo del dovuto a livello di interessi; questa tipologia di mutuo è consigliata a chi vuole rischiare sull’andamento dell’economia, se si prevede un calo dell’inflazione e se le somme richieste sono elevate. Mutuo a tasso fisso, la cui rata periodica è di importo fisso per tutta la durata dello stesso; è consigliato se si vuole sapere esattamente quanto ci costa l’operazione e quanto ci viene addebitato periodicamente; in questo caso è possibile pianificare un bilancio famigliare con una certa sicurezza. Mutuo a tasso fisso nel quale è possibile modificare, con alcuni parametri, l’importo della rata; è consigliato se si prevede un andamento al rialzo in un determinato periodo e un ribasso successivamente o se non si ha la certezza di aver deciso che tipo di mutuo si

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