PROVA SU STRADA: KAWASAKI Z1000 SX
                                              di Giovanni Cozzi

     Come promesso lo scorso mese di ottobre, siamo pronti ad esaminare la nuova Kawasaki Z1000 SX, con una interessante prova su strada atta a valutare a pieno pregi e difetti della nuova sport-tourer di Akashi.
     Questa nuova motocicletta, pensata per venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato, coniuga in sé le migliori doti di maneggevolezza e sportività tipiche delle naked moderne, come la Z1000, dalla quale deriva, con la possibilità di utilizzo totale tipico delle sport-tourer, senza per questo arrivare ad ingombri e masse allineate a valori pari a quelli della GTR 1400 o a concorrenti come la Yamaha FJR 1300 e Honda ST 1300. La nuova Kawasaki è piuttosto una concorrente diretta della più maneggevole e sinuosa Suzuki GSX 1250 FA Traveller o della nuova Honda VFR 1200, ma, a differenza di queste, lo spirito con il quale è stata concepita è quello di un connubio maggiore tra sportività, prestazioni, maneggevolezza nell’uso quotidiano, anche in città, e possibilità comunque di viaggiare decorosamente anche in coppia per lunghi tragitti. A tale scopo, la Kawasaki offre la possibilità di allestire la propria Z1000 SX con accessori espressamente dedicati, quali il bauletto posteriore da 39 litri con relativo poggiaschiena incorporato, motovalige da 35 litri con attacchi tubolari ed impianto di stop supplementare, borsa da serbatoio con predisposizione per il navigatore GPS, sella al gel, manopole riscaldate, parabrezza fumé e protezioni paramotore.
     Parimenti, sono disponibili anche accessori per chi decide di utilizzare la moto in modo più sportivo, come lo scarico in carbonio Akrapovic, adesivi dedicati per serbatoio e parafango anteriore e attacchi per poter utilizzare i cavalletti da officina come con le sorelle più racing.
     Proprio alle sorelle più racing si ispira la nuova carenatura montata all’anteriore. La sua conformazione così aggressiva e protesa in avanti con incastonati due fari in stile Ninja ZX 10 R la rendono, a prima vista, quasi irriconoscibile rispetto alla sorella più potente, ma tale conformazione è stata soprattutto studiata per fare in modo di rendere minima la quantità d’aria che investe il pilota nei tragitti ad alta velocità, deviando il flusso nello stesso tempo verso la parte interna della motocicletta, dove necessita una maggiore aerazione per il raffreddamento della potente unità propulsiva.
     Le differenze rispetto alla Z1000, dalla quale deriva, non finiscono qui. La Z1000 SX non è una naked alla quale è stata semplicemente applicata una

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