che pratico questa disciplina ho sempre cercato di creare intorno a me un gruppo affiatato, una famiglia. In quest’ottica, quest’anno abbiamo deciso di integrare gli esami di fine anno e la relativa premiazione con uno stage gratuito per le donne, cogliendo l’occasione per effettuare una raccolta fondi per beneficenza, da destinare alla onlus Fratelli di San Francesco d’Assisi. Tutto questo si è trasformato in una grande festa.”
     Che cosa prova quando un suo allievo diviene maestro?
     “Sifu significa che l’allievo diventa papà; l’emozione per me è sempre tanta, ma cerco di nasconderla. Dal 1987, l’anno in cui ho fondato la mia scuola, Luca Scaparra, Dario Russo e Francesco Cambielli sono i primi allievi a ricevere questo riconoscimento.”
     Il Wing Chun è una disciplina di contatto. È adatta alle donne?
     “Senza il contatto fisico non si può imparare a difendersi nel mondo reale, sarebbe un allenamento inutile. La difesa personale, per le donne, è riuscire a divincolarsi da una presa, non combattere l’aggressore con la propria forza. Questo ho tentato di insegnare oggi.”
     In conclusione, abbiamo chiesto al nostro amico Luca di descriverci che cosa si prova nel diventare sifu. “Per me è stato un riconoscimento di tutti i sacrifici fatti in questi anni. Non ho mai pensato che sarei potuto diventare sifu già a ventinove anni, mi sento una grande responsabilità addosso, anche prima, ma ora di più. Non pensavo né aspettavo questo momento e quasi non ci credo che sia giunto. Nel mio immaginario il sifu è un maestro colto, saggio, che ti insegna la giusta via. Mi sembra impossibile che io possa… mi sento come un bambino piccolo che indossa le scarpe del papà. Ancora non riesco a realizzare. È un grande riconoscimento, ma non mi sento migliore o arrivato, niente cambierà con i miei fratelli di Wing Chun.”
     Vi lasciamo al nostro reportage di 181 immagini da sfogliare e scaricare. Se il Wing Chun vi incuriosisce potete visitare il seguente sito internet: www.wingchuneskrima.it.