PASSIONI “ISTANTANEE”
                                              di Paolo Acquati

     Se iniziassi a parlarvi di macchine fotografiche istantanee con pellicole autosviluppanti probabilmente molti di voi inizierebbero a domandarsi “Di quale diabolico marchingegno si vuole occupare? Mai sentito niente di simile!” Se invece inizio a parlare di Polaroid sicuramente tutti voi sapete esattamente di cosa sto parlando ed inizierete subito a ricordare di che colore era quella che in qualche momento della vita vi è capitata fra le mani. Magari qualcuno inizierà anche a dire “Io ce l'avevo! Ma dove diavolo l'ho messa?”
     Negl’anni '40, l'invenzione di Edwin Land venne vista come una vera e propria rivoluzione ed ottenne un successo immediato grazie all'enorme risparmio di tempo rispetto alla camera oscura. Negli anni '70-'80 l'economica Polaroid 600 divenne un vero must, la possibilità di avere le istantanee senza recarsi dal fotografo le permise di entrare prepotentemente in quasi tutte le case. L'avvento del digitale ha mietuto diverse vittime in ambito fotografico/analogico e fra queste anche la Polaroid, che nel febbraio del 2008 ha dichiarato il fallimento. Così, tutti i modelli Polaroid sono finiti in discarica o i più fortunati in cantina o meglio ancora sono diventati “inutili” soprammobili a causa della mancanza della materia prima: la pellicola a sviluppo istantaneo!
     Per fortuna esiste la passione! È così che Florian Kaps e André Bosman decidono di non accettare l'estinzione della fotografia istantanea e creano “The Impossible Project”.
     Nell’ottobre del 2008, “The Impossible Project” parte con l'acquisto dei macchinari di produzione da Polaroid, ma il lavoro non è semplice. Infatti, i colori originali Polaroid non sono più disponibili e non c'è alcuna possibilità di riprodurli, quindi bisogna ripartire da zero! È stato necessario un anno di lavoro per re-inventare completamente un nuovo sistema fotografico istantaneo.
     Nel marzo del 2010, Impossible presenta le prime pellicole in bianco e nero di propria produzione. Quattro mesi dopo, Impossible lancia il primo film a colore, un vero e proprio miracolo se si considera che neppure i più ottimisti credevano nella re-invenzione del sistema altamente complesso del colore istantaneo.
     La “Collezione Impossible" è un altro progetto, dedicato alla magia della fotografia istantanea analogica, che, grazie alla collaborazione con fotografi internazionali (consiglio a tutti di vedere i capolavori realizzati da Maurizio Galimberti, www.mauriziogalimberti.it) e lavorando su nuovi film istantanei, Impossible prevede la creazione di un archivio sempre crescente di opere d'arte

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