"AMERICAN LIFE" E "THE BLACK SWAN"
Gli ultimi sforzi di Mendes e Aronofsky

                                  di Marco Rovaris

     Dopo il dramma “Revolutionary road”, Sam Mendes si affida a toni più leggeri, da commedia, malgrado il veicolo motore della vicenda sia una questione seria e delicata. Ecco dunque “American life”, viaggio di una giovane coppia in cerca di un ambiente adatto per crescere il figlio che sta per nascere.
     Burt e Verona non sono sicuri di voler creare una famiglia nel luogo in cui vivono e il loro dubbio viene sciolto definitivamente dopo il confronto con i genitori di lui, i quali, dopo l’entusiasmo iniziale, comunicano la loro decisione di trasferirsi in Belgio per un paio di anni. Sconvolti da questa freddezza grottesca, i due giovani, bagagli in spalla, si mettono in viaggio alla ricerca di soddisfazioni maggiori.
     Prima tappa, Phoenix. Qui vive l’ex datrice di lavoro di Verona, Lily, che conduce con il marito una vita superficiale tanto quanto l’attenzione verso i suoi figli. La volgarità di Lily e la pesantezza del marito non tardano a scocciare i protagonisti, che dopo poco li abbandonano alle loro bassezze per una capatina a Tucson, dove Verona ritrova la procace sorella Grace. Qui si capisce come Verona non abbia superato il trauma per la morte del padre e non riesca a parlare liberamente della sua infanzia.
     La tappa successiva prevede il Wisconsin, dove i due sono attesi da una vecchia amica di Burt, LN, ora professoressa di college, parodia spinta all’estremo della cultura hippy; LN invita a casa i ragazzi e li espone all’assurda concezione della famiglia sua e del marito, il cui picco è rappresentato dall’enorme letto in cui tutti dormono insieme per favorire un continuum di amore.
     Delusi anche da questo incontro, Burt e Verona fanno visita a due vecchi amici a Montreal e sembrano aver trovato un’accoglienza gratificante. Gli amici hanno una splendida famiglia, composta da più bambini adottati nelle diverse parti del mondo e hanno tutta l’aria di essere persone equilibrate; ma si è capito ormai che qualcosa di storto ci deve essere, infatti, sul finire di una bella serata, la depressione dell’amica per la sua quasi certa sterilità si manifesta in tutta la sua desolazione, lasciando scivolare un velo di tristezza anche su questo episodio. Nel frattempo, si fa sentire il fratello di Burt, appena lasciato dalla moglie e rimasto solo con una figlia a carico, così i nostri corrono a Miami per consolarlo. Lì, Verona scopre tutta la sua vena materna nei confronti della

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