LA RAGAZZA DI BUBE
                                  di Carlo Cassola

     “La ragazza di Bube”, opera di Carlo Cassola, pubblicata nel 1960 e vincitrice del Premio Strega nello stesso anno, è un romanzo onnipresente nelle antologie scolastiche: stranamente, però, nel corso della mia “carriera” di studente non ho mai avuto modo di affrontarne l'analisi. Su suggerimento di una collega, ho recuperato una vecchia copia di proprietà di mio marito.
     La vicenda si svolge nel dopoguerra, in Val d'Elsa. A Monteguidi vive Mara Castellucci, un'adolescente non particolarmente appariscente, figlia e sorellastra di partigiani. La sua vita procede secondo il ritmo lento del paese: i lavori nell'orto, le liti con la madre mai più ripresasi dalla morte del figlio Sante nella Resistenza, il rapporto di amore-odio con la cugina Liliana, scandiscono giornate sempre uguali, dove il massimo dell'eccitazione è sapersi ammirata dai ragazzotti del posto. Finché, un giorno, non arriva Arturo Cappellini, detto Bube, ex partigiano compagno di Sante, a render visita al padre del suo amico deceduto.
     Tra i due giovani nasce subito interesse: Mara, in realtà, infantile ed egocentrica, è più che altro soddisfatta di potersi vantare di una nuova “esotica” conquista con la cugina. Le intenzioni di Bube tuttavia sono serie e le sue visite si succedono frequenti.
     Un giorno Bube è costretto a trasferirsi a Volterra dalla famiglia, a causa di un delitto in cui è stato coinvolto a San Donato. Il padre di Mara acconsente che la figlia lo accompagni, per conoscere la futura suocera.
     A Volterra, un amico di Bube lo avverte che rischia di essere arrestato; Mara e il suo ragazzo vengono così nascosti per due giorni in un casolare, in attesa che venga organizzata la fuga di Bube in Francia.
     Partito Bube, Mara torna a casa, cambiata inesorabilmente dall'esperienza vissuta; non più sedicenne leggera, ma donna seria e fedele, inizia ad angosciarsi sempre più per la carenza di notizie da Oltralpe. Decide così di recarsi a Poggibonsi per lavorare come domestica presso una famiglia; tramite una compaesana, Ines, che lavora nello stesso paese, conosce Stefano, un ragazzo introverso e profondo con un burrascoso passato sentimentale. Legati inizialmente più da un sentimento di mutuo soccorso che da vero affetto, con il passare del tempo e il continuo silenzio da parte di Bube Mara comincia a sentirsi divisa tra i due ragazzi.

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Recensione, La ragazza di Bube, Carlo, Cassola, Premio Strega, 1960, Antologia, Val d'Elsa, Partigiani, Resistenza, Comunismo, Bube