DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
                                  di Paolo Acquati

     È una tranquilla sera di febbraio come tante, stiamo cenando e il TG1 trasmette la notizia dell’esclusione di Morgan dal Festival di Sanremo per aver rilasciato un’intervista “a favore dell’uso della cocaina”. Matteo, 10 anni, spalanca gli occhi e mi dice: “Morgan si droga?!?!?!? Ma se è così bravo…” Ebbene sì, l’immagine di Morgan giudice di X-Factor, l’immagine di Morgan zio, padre, fratello dei cantanti della categoria giovani dell’ultima edizione di X-Factor, l’immagine di Morgan artista, cantante, in pochi istanti si è dissolta per fare spazio all’immagine di Morgan “drogato”.
     La mia curiosità e la voglia di capire di più sulla vicenda mi porta innanzitutto a chiedere che cosa ne pensa la gente. Ognuno ha una propria visione, si va dai luoghi comuni “tanto si sa che in quel mondo sono tutti drogati”, al “è tutta pubblicità”, al “chissà quanti soldi gli hanno dato”, al “tanto il festival non l’avrebbe vinto e quindi così la sua canzone avrà più successo”, per passare a visioni più protettive: “chissà quanto soffre per arrivare a fare queste cose”, “deve avere avuto un’infanzia veramente difficile”; per giungere a quella che è l’opinione più romantica e che più mi ha colpito: “sai quando una persona ha la sensibilità di Morgan, quando una persona ‘è così avanti’, un bel giorno si rende conto di essere molto sola perché non riesce ad avere al suo fianco persone con cui confrontarsi sullo stesso piano, ecco quel giorno, probabilmente, si apre la strada per iniziare l’utilizzo delle droghe”. E allora? Chi è Morgan? Diavolo o Acqua Santa? Vittima o carnefice?
     Mi viene in mente che sulla libreria di casa mi attende, in attesa di lettura, la rivista IN SOUND di dicembre/gennaio, la cui foto di copertina ritrae proprio Morgan, è giunto il momento di leggerla! Trovo cinque pagine di intervista in cui Morgan ha la possibilità di parlare dell’esperienza di X-Factor, di parlare della grande occasione che la televisione, da lui definita “generalista”, gli ha dato per poter parlare di Sakamoto (pioniere delle contaminazioni fra musica tradizionale d’Oriente e avanguardie elettroniche), di Robert Fripp (chitarrista fondatore nel 1969 dei King Crimson), di David Sylvian (cantante, compositore e musicista inglese), di far ascoltare la musica di Bindi, di Tenco. Si passa poi a parlare del rapporto fra lui e i ragazzi di X-Factor, si autodefinisce “inadeguato, perché è delicatissimo trattare quell’età. Con l’adolescenza bisogna essere bravi insegnanti, bravi pedagoghi, altrimenti si rischia di far male, di trasmettere

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