La manifestazione da sempre vuole essere vista anche come “family-friendly”: quest’anno per i più piccoli ecco il laboratorio di falegnameria, la gara di smorfie e i giochi d'altri tempi.
     Tra le corsie più trafficate quelle dei prodotti eno-gastronomici, forse perché per chi vuole migliorare il proprio stile di vista rappresenta l’approccio più facile e naturale: la gente si ferma, chiede, c’è chi va a colpo sicuro e chi testa curioso, magari non senza perplessità, sapori nuovi. "La sezione dedicata all'alimentazione e ai prodotti naturali era veramente ricca” dice Francesca, arrivata da Magenta per la sua prima visita a “Fa’ la cosa giusta”. “Molto interessante anche il settore sull'Educazione (l'Educazione alimentare per le scuole, le fattorie didattiche) e il settore del Turismo. Ho avuto modo di parlare con un membro dello staff organizzativo che mi ha trasmesso tutto il suo entusiasmo per l'iniziativa e la consapevolezza che l'attenzione nei confronti di uno stile di vita eco-sostenibile sia un fenomeno in crescita nel nostro Paese e i dati numerici della fiera lo dimostrano. Tornerò sicuramente il prossimo anno, magari anche come espositore con lo stand dell'organizzazione per cui lavoro".
     Che la fiera abbia raccolto un buon numero di visitatori lo si è capito passeggiando nei padiglioni, tra gli stand; apprezzati, ovviamente, gli spazi dedicati alla ristorazione, dove convivevano la gastronomia siciliana e i punti di ristoro vegan. A dare conforto alle sensazioni ecco arrivare anche le cifre, quelle ufficiali degli organizzatori: i visitatori sono stati circa 65.000, il 30% in più rispetto all'edizione 2009. A quota 620, invece, gli espositori.
     Coinvolti anche 1.400 studenti all’interno del Progetto Scuole, ma anche le aziende, nella sezione dedicata ai Servizi sostenibili per le imprese e gli enti pubblici, con la Scuola di AltRa Amministrazione, che ha raccolto 200 amministratori locali da tutta Italia. In primo piano anche l’esigenza di far prendere coscienza su temi scottanti e d’attualità, come quello della paventata privatizzazione dell’acqua: pochi ne parlano sui media convenzionali, “Fa’ la cosa giusta” vi ha dedicato due convegni, uno dei quali organizzato da Intergas.
     Un suggerimento agli espositori: non è passata inosservata la grossa mole di materiale cartaceo di pubblicità: certamente, visto il tipo di utenza, sarà sicuramente stato oggetto di raccolta differenziata (diverse le isole ecologiche all’interno), ma ben venga ancora più rigore ed attenzione.
     Concludiamo mettendo in coda una e-mail giuntaci in redazione da parte di una Gasista che conosciamo bene, Catia Masiero. Un altro punto di vista da chi ha vissuto la fiera… lavorando!

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