venne ritrovato morto qualche mese dopo. Il colpevole, un tedesco di nome Hauptmann, non riuscì però a fuggire all'estero come il Cassetti del libro e
     La genesi de “L'assassinio di Roger Ackroyd” vanta invece un ignaro collaboratore d'eccezione, quel Lord Mountbatten, ultimo viceré delle Indie negli anni Cinquanta, morto nel 1981 in un attentato dell'IRA, che negli anni Venti suggerì la vicenda alla Christie in una simpatica lettera. Nel 1969, la scrittrice inviò a Mountbatten una lettera di ringraziamento, accordandogli il ruolo di “ispiratore” del romanzo che è da molti considerato uno dei capolavori dell'autrice.
     Svelare di più delle trame di questi due avvincenti romanzi rovinerebbe ai lettori il piacere della suspence: quindi buone vacanze... e buona lettura!
                                                                               Silvia Ferrari

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