IL CAFFÈ
                                  di Cristina Mascheroni

     Questo mese vogliamo invitarvi alla lettura di queste righe… sorseggiandovi una profumata tazzina di espresso… non siamo impazziti, tranquilli, vogliamo solo accompagnarvi in un viaggio lontano, fra le spezie, gli aromi e i profumi del misterioso Oriente, alla scoperta dell’origine di quella bevanda che, magari, proprio adesso state gustando: il caffè.
     Dal gusto aromatico e forte, il caffè si presta ad essere consumato in molti modi, taluni anche fantasiosi o capricciosi, in base all’estro di un buon barista: caffè espresso, caffè macchiato (con l’aggiunta di una macchia di latte), caffè schiumato (con l’aggiunta di latte caldo e spumoso), caffè lungo (ottenuto con le macchine dell’espresso facendo defluire più acqua del solito), caffè ristretto, caffè decaffeinato, cappuccino, caffè all’americana, caffè shakerato, caffè d’orzo, mocaccino, caffè turco… e tantissimi altri!
     Il caffè è una bevanda ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere “Coffea”, della famiglia delle Rubiaceae: sebbene ne siano state classificate e descritte oltre 100 specie, dal punto di vista commerciale le varietà più diffuse sono l’Arabica (Coffea arabica) e la Robusta (Coffea canephora). Esse differiscono l’una dall’altra per gusto, contenuto di caffeina e luogo di coltivazione.
     La Coffea arabica è stata la prima pianta utilizzata ed è originaria dell’Etiopia, diffusasi poi nel Sudan, nel Kenya e nello Yemen. I suoi semi hanno un contenuto di caffeina molto inferiore alle altre specie a larga diffusione e per la sua coltivazione predilige l’alta quota (tra i 1000 e i 2000 mslm). La Coffea robusta, invece, è originaria dell’Africa tropicale, tra l’Uganda e la Guinea, è molto adattabile (cresce anche a quote inferiore ai 700 mslm) e perciò è la specie più economica. Oggi, i maggiori produttori mondiali di caffè sono Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia; a seguire, in ordine variabile a seconda delle annate, Messico, Guatemala, Honduras, Perù, Etiopia e India.
     Sull’origine della parola “caffè” ci sono molto teorie: sembrerebbe che derivi dalla parola araba “qahwa” che identificava una bevanda scura prodotta con l’infuso di alcuni semi. Il succo così ottenuto, di colore rossastro, provocava effetti eccitanti e stimolanti, tant’è che il suo utilizzo veniva citato in molti libri a scopo medicinale. Dalla parola “qahwa” si passò al termine turco “qahvè”, una sorta di nome onomatopeico che ricorda il nostro italiano “caffè”. Questa teoria è contestata da molti studiosi i quali sostengono che il termine “caffè” derivi dal

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