ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
                                  di Enrico Caruso

     L’ansia è ciò che permette all’uomo di sopravvivere: parleremo in questo caso di ansia “reale”, che viene utilizzata per segnalare un pericolo interno (proveniente dal mondo inconscio) o esterno (proveniente dal mondo esterno). Accanto a questo tipo di ansia, abbiamo l’“ansia morale”, che nasce dalla paura (o dal desiderio) di infrangere delle regole sociali o religiose, e l’“ansia esistenziale”, la quale si sviluppa dalla paura dell’abbandono o dalla paura del cambiamento. Infine, abbiamo l’“ansia nevrotica o patologica”, che trae la sua origine dalla conflittualità inconscia: i contenuti inconsci cercano di irrompere a livello cosciente “detronizzando” il controllo dell’Io nella gestione della realtà, che non sempre si accorda con i reali desideri della persona. Normalmente occorre distinguere tra ansia “fisiologica” ed ansia con connotazioni nevrotiche o patologiche. L’ansia patologica è quella che si ritrova nei cosiddetti “Disturbi d’Ansia”, categoria che comprende: attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, comportamento ossessivo-compulsivo, ansia generalizzata ed ansia indotta da sostanze.
     Quando emerge l’ansia o in caso di attacco di panico, aumenta la necessità di controllare il coordinamento delle percezioni e delle espressioni neurovegetative: palpitazioni, sudorazioni, tensione muscolare, sensazione di soffocamento, irrequietezza, difficoltà ideative e di memoria, irritabilità, alterazioni del sonno e dell’alimentazione. L’ansia può manifestarsi in mille modi o somatizzarsi in alcune parti del corpo: così, ad esempio, nel caso dell’attacco di panico solitamente viene colpito lo stomaco, con l’induzione della defecazione. Quando l’ansia patologica non consente una vita sociale serena o quando l’attività lavorativa risulta impedita o quando ancora l’attacco di panico non consente di uscire di casa, oltre alla terapia farmacologica diventa necessitante una psicoterapia mirata alla comprensione del sintomo e delle “energie” che vengono bloccate senza trovare una via di sfogo attraverso il corpo o il linguaggio.
     L’ansia solitamente scompare quando vi è un’elaborazione della causa scatenante, passata o presente. Quando l’ansia è invece più profonda e non se ne percepiscono le cause, entrano in gioco dei meccanismi di difesa, creando fobie, paure immotivate, attacchi di panico o altre sintomatologie che rientrano nei “Disturbi d’ansia”. L’ansia può anche convertirsi in sintomi fisici o cronici creando la cosiddetta “malattia psicosomatica” o “nevrosi d’organo”.

      pagina 01 di 02
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Fobie, Paure, Immotivate, Attacchi, Panico, Ansia, Nevrosi d’organo, Disturbi d’ansia, Malattia psicosomatica, Musicoterapia