appiglio per giustificare i risultati elettorali inaspettati, appare comprensibile e forse anche fisiologico lo spostamento politico verso l’opposto schieramento, dall’altra non si può, ancora una volta, che esaminare le probabili cause che hanno condotto Bruni alla mancata rielezione alla massima carica cittadina. Sul punto, come dibattuto in diverse occasioni nel corso del quinquennio appena trascorso e come osservato nella fase preliminare alle appena concluse consultazioni elettorali, la “vox populi” ha per lo più ritenuto che Bruni sia scivolato su alcuni temi caldi della vita amministrativa cittadina, in primis sicurezza e mobilità, restando, inoltre, ingabbiato, per la verità più ideologicamente che politicamente, nella morsa tesa dalla sinistra più radicale che ha frenato l’azione del primo cittadino nell’esaminare e nel veicolare alcune tematiche pubbliche nell’interesse concreto della collettività.
     All’interno del centrosinistra locale, all’indomani della definitiva affermazione elettorale di Tentorio, non si sono fatte attendere, infatti, le prime reazioni a caldo, come quella dell’ex assessore al Bilancio e Sicurezza, Dario Guerini, il quale ha ammesso errori strategici nel corso della legislatura cittadina. Sembra chiaro che il peccato originale si sia generato, fin dall’insediamento nel 2004, all’interno di quella coalizione che ha preteso un atteggiamento politicamente troppo indulgente verso alcuni gruppi militanti nell’area anarchica (vedasi Pacì Paciana) e che ha spinto il sindaco uscente ad affezionarsi a logiche di comunicazione ostiche per la maggior parte dell’elettorato, il quale probabilmente non ha gradito un’attenzione forse eccessiva per soggetti che troppo spesso si sono posti, con i loro comportamenti oltranzisti, al di fuori della legalità.
     In ogni caso, prescindendo da errori sui quali è lecito discutere ed obiettare, la vittoria di Tentorio si può essenzialmente spiegare sotto un duplice profilo: il neosindaco ha avuto, dalla sua, la possibilità innanzitutto di sponsorizzare il proprio ruolo di candidato sfidante che, come soggetto “vergine” nell’agone politico amministrativo, non poteva che assorbire logici consensi a scatola chiusa, facendo valere, tra l’altro, una consolidata visibilità cittadina e una militanza politica non indifferente, che hanno reso più tortuosa la campagna elettorale di un Bruni, forse convinto di poter spuntare un secondo mandato.
     Inoltre, Tentorio ha rappresentato quella fascia dell’elettorato che scorge nel centrodestra un atteggiamento politico il quale sembra sia riuscito ad occupare spazi di dialogo con la comunità, virtù una volta appannaggio delle forze storiche di opposizione. Spenti i riflettori, inizia adesso il percorso politico del neoeletto primo cittadino, che sarà chiamato al non facile compito di individuare innanzitutto una squadra di governo autorevole e capace e, soprattutto, di dare seguito alle tante promesse per le quali i tanti elettori attendono ora risposte concrete.

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Ettore Pirovano, Vince, Provincia, Bergamo, Franco Tentorio, Comunali, 2009, Commenti, Risultati, Elezioni