IL PROGETTO SICUREZZA SOTTO L’AMMINISTRAZIONE TENTORIO
                                  di Pierluigi Piromalli

     Il progetto sicurezza, come annunciato dalla capitale da alcuni parlamentari bergamaschi, tocca anche Bergamo e l’amministrazione comunale presieduta da Tentorio potrà far leva sull’apporto, come già sperimentato in altre città della penisola, di un nucleo di militari a supporto delle forze dell'ordine. Il sindaco ovviamente ha apprezzato l’iniziativa avendo sostenuto, fin dalla campagna elettorale, la necessità di puntare sulla sicurezza e questa occasione permetterà di dare concreta attuazione al progetto di controllo del territorio, fermo restando che occorrerà organizzare i servizi di pattugliamento e vigilanza in accordo con la Prefettura. Per la verità l’idea di estendere anche al capoluogo orobico il progetto sicurezza era già antecedente alle consultazioni amministrative e i parlamentari bergamaschi avevano spinto in questa direzione attraverso un’attività sinergica fra le Istituzioni, il Comune, la Provincia e la Regione.
     Ovviamente, come protocollo impone, si è anche voluto chiarire, più per placare i malumori dell’opposizione e di una frangia dell’opinione pubblica ideologicamente avversa a tali decisioni, che destinare anche a Bergamo un numero, comunque circoscritto, di militari non equivale a voler militarizzare una città che resta pur sempre un bacino più tranquillo rispetto ad altre realtà urbane più tumultuose e turbolente. Il sindaco potrà, invece, contare su una vigilanza interforze che porterà ad una collaborazione tra militari, carabinieri e polizia soprattutto nelle zone più a rischio con il controllo, altresì, dei siti sensibili come l’aeroporto e la stazione. Sebbene il supporto dell’esercito rappresenti una soluzione temporanea, a quanto già affermato nelle sedi istituzionali, in attesa che gli organici delle forze dell’ordine vengano adeguatamente incrementati, viene da pensare, vista la cronica lentezza ed inadeguatezza delle risorse, che la collettività dovrà prepararsi a convivere con la presenza dell’esercito per un periodo probabilmente indeterminato. Il ministro dell'Interno Maroni ha firmato, il 3 agosto scorso, di concerto con il ministro della Difesa La Russa, il decreto che dispone l’impiego di personale militare appartenente alle forze armate per servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili con una durata di due semestri, a decorrere dal 4 agosto 2009. Le disposizioni del decreto riguardano le città già assegnatarie dell’iniziativa e vengono estese anche ad altri contesti, tra i quali appunto Bergamo.
     A detta del guardasigilli del Viminale, il significativo calo dei reati registrato nel 2008 ha confermato che la sperimentazione del servizio si è dimostrata efficace e rappresenta soprattutto il risultato dell’integrazione tra militari e forze di polizia, sotto il coordinamento dei Prefetti. Con i militari arriveranno, inoltre, le tanto discusse ronde, più correttamente definite “associazioni di volontari per

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