dell’800 e l’inizio del 900: Città Alta che diventa un quartiere popolare e perdendo tutte le sue funzioni pubbliche inizia un lento degrado, mentre la Città Bassa diventa il nuovo fulcro cittadino. L’abolizione della cinta daziaria, i primi quartieri popolari, le nuove stazioni ferroviarie della Val Seriana e la Val Brembana, la nascita dell’autostrada Bergamo-Milano e Bergamo-Brescia ed i nuovi palazzi creati da Marcello Piacentini per animare il centro cittadino, al posto della vecchia Fiera dei mercanti. Tutto questo in un susseguirsi di fotografie in bianco e nero che rapiscono il visitatore per la malìa che sprigionano. A seguire “Il piano di risanamento di Città Alta”, un plastico originale del 1934 che ci guida virtualmente alla scoperta della migliorie effettuate per ripristinare il fulgore di Città Alta negli anni successivi.
     “La funicolare e i mezzi di trasporto cittadini”: una tonante voce baritonale ci invita, in bergamasco, a salire a bordo del primi mezzi di trasporto della città,


rivoluzione sociale e culturale che ha ripopolato e rianimato interi quartieri cittadini, abbreviando le distanze ed avvicinando sempre più le persone. Sempre continuando nel nostro percorso, arriviamo alla “Città in
Guerra”, un “angolo di mostra” a grosso impatto emotivo: fortunatamente Bergamo non ha mai subito pesanti bombardamenti, né durante la prima quanto meno durante la seconda Guerra Mondiale, ma le fotografie ci mostrano il dolore dei feriti, ricoverati nei palazzi di Città Alta, ci parlano del ruolo delle donne, aiuto indispensabile agli uomini al fronte, ci mostrano una città che comunque è stata ferita, se non esteriormente dai bombardamenti, nel suo intimo, nella parte più nascosta… “la gente”.
     Un grande tavolo interattivo ci invita a scoprire album fotografici dedicati a tutti i momenti, belli e brutti, vissuti da Bergamo, ne “I volti della città” le cerimonie pubbliche e i primi cortei di protesta, le processioni religiose e i mercati, fino alla prima partita giocata dall’Atalanta nel 1928, nel nuovo stadio.
     Dai filmati d’epoca ai momenti di svago e divertimento il passo è breve: “Baracche e burattini”, una baracca storica di burattini dove assistiamo ad una
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