IL FUTURO URBANISTICO BERGAMASCO CON TENTORIO E PIROVANO
                                  di Cristiano Calori

     La tornata elettorale appena conclusa con la vittoria del centro-destra, sia in città con Tentorio sia in Provincia con Pirovano, apre scenari nuovi sulla politica territoriale e culturale bergamasca per i prossimi cinque anni. La Città ha cambiato decisamente colore mentre per la Provincia si può parlare al massimo di un cambiamento di sfumatura, che dal blu vira al verde padano, ma comunque sempre in mano al centro-destra. Tralasciando di entrare nel merito politico delle scelte effettuate dagli elettori bergamaschi in sintonia con il comune, la maggioranza degli italiani indubbiamente ritiene che in momenti di crisi come questo il centro-destra sia più credibile e vicino alle istanze della gente comune, basti valutare il pieno fatto da queste liste nei quartieri bassi e nei paesi tradizionalmente considerati operai della nostra provincia, dove il centro-sinistra si è dimostrato sempre più autoreferenziale e incapace di interpretare questo momento storico che colpisce soprattutto i più deboli.
     Personalmente ritengo che, sia la giunta Bruni quanto la giunta Bettoni abbiano operato bene, durante il proprio mandato, nella progettazione del territorio e nelle scelte urbanistiche. Il fatto che non siano stati riconfermati è da attribuire semmai ad altri aspetti della loro politica che hanno deluso gli elettori, penso soprattutto al tema dell’immigrazione in città e provincia, tema ormai centrale di ogni confronto politico contemporaneo nazionale.
     Analizzando l’operato della giunta Bruni possiamo assegnare giudizi positivi per quanto riguarda la ristrutturazione del Teatro Sociale, dell’Accademia Carrara, la capillare risistemazione del centro storico, il piano anti degrado di via Quarenghi e l’Urban Center alla stazione, anche se pesa negativamente l’aver bloccato la tangenziale Est ad inizio mandato, rinunciando ad una pioggia di soldi in arrivo dal Pirellone! Molto attiva anche la giunta del Betù (Bettoni), politico privo di fronzoli, che ha indubbiamente cambiato il volto della Città e della Provincia nei dieci anni del suo mandato: basti ricordare lo studio del Piano di Governo del Territorio, le numerose opere pubbliche tra le quali la Fiera Nuova e il concorso per la realizzazione della nuova sede della Provincia prevista a Porta Sud, che ha visto vincitore lo studio di Arata Isozaki, prevalendo su altri progetti visitabili allo spazio Viterbi di via Torquato Tasso. Dunque i due successori si troveranno ad ereditare numerose e ambiziose opere iniziate o in via di realizzazione, che sarebbe bene concludere per non cadere nel gioco tanto antipatico del fare e disfare tipico della nostra democrazia pepponeca e

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