PEDEMONTANA E IL "TESTO DEFINITIVO CONCORDATO" DEI COMUNI
                                        di Massimo Zonca - Sindaco di Filago

     La pausa estiva non è stata avvertita su questo fronte: infatti nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto e fino a metà Settembre si è lavorato davvero intensamente. Come già detto in precedenza, il progetto definitivo consegnato il 21 aprile scorso, dopo la Conferenza dei Servizi del 29 maggio, è ora all’esame del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per essere approvato definitivamente. Si prevede che il CIPE discuta il progetto della Pedemontana entro ottobre, al più tardi. Detto progetto contiene, come sappiamo, il cambiamento della tipologia di tracciato da galleria artificiale a viadotto nell’oltrepassare la A4 e interferendo così con il polo Bayer, mentre manca sostanzialmente un adempimento fra i più importanti per gli aspetti della sicurezza, ossia “un’analisi approfondita relativa al Polo Chimico di Filago che descriva gli scenari di incidente e le misure di prevenzione adottate per eliminare i rischi correlati (sia di incidenti che potrebbero avvenire all’interno delle industrie chimiche ed interessare i veicoli in transito nelle loro vicinanze, sia di incidenti stradali durante il trasporto di sostanze pericolose ed eventuale interazione con le attività chimiche circostanti) e consenta di valutare gli effetti sulla popolazione in transito, con particolare riguardo ai tratti in galleria”. Quanto sopra è un’espressa prescrizione che lo stesso CIPE impose nell’approvare il progetto preliminare nel 2006, ma che Pedemontana non ha ritenuto di dover ottemperare.
     Partendo da queste due evidenze importanti e direi vitali per la nostra zona, Filago si è mosso autonomamente per approfondire tali aspetti e ha convocato un tavolo di lavoro coinvolgendo i comuni limitrofi, la Provincia, la Regione, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, Pedemontana stessa, CAL (la concessionaria dell’autostrada) e le aziende del territorio – polo Bayer, Far/Farcoll, DSM, Bozzetto, Ecolombardia 4 – insieme a Confindustria. Detto Tavolo si è riunito nei mesi di Giugno e Luglio e i risultati dei lavori sono stati: 1) considerazioni e evidenze sulle carenze nel progetto relative al rispetto della sicurezza, soprattutto nei tratti che interferiscono con il polo Bayer ora che non vi è più la galleria e il casello previsto su Filago con la Far/Farcoll; 2) il riscontro che nel progetto mancava il parere obbligatorio dell’Ente Regionale – il CTR, presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco – che gestisce le autorizzazioni per le aziende a rischio e le valutazioni sulla compatibilità ambientale dell’infrastruttura; 3) una maggiore attenzione e interessamento ai problemi

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