consapevolezza di portare un sorriso ma, magari, ci può anche essere un rifiuto, forse da un bimbo più grande o da un adulto.”
     Parlaci di te. Chi c’è dietro Escamillo?
     “Dietro Escamillo c’è un italo-pugliese che tanti anni fa venne a Milano a studiare Economia, laureandosi e lavorando. Circa sette anni fa, decise di fare qualcosa per aiutare gli altri. Prima di questa esperienza, personalmente credevo che ‘volontariato’ fosse una parola affine a ‘beneficenza’, cioè chi è ricco, chi ha i soldi, può fare il volontariato. Poi mi sono reso conto che non è così, si può fare volontariato in mille modi, non solo donando soldi ma, soprattutto, donando sé stessi e il proprio tempo, le proprie capacità. Sono stati i miei amici ad illuminarmi, dicendomi ‘ma scusa, visto che sei sempre allegro, hai la capacità di far sorridere gli altri, hai mai pensato di fare claunterapia?’ Così mi sono buttato e ho seguito il mio primo corso per diventare clown.
     Sono convinto che, per fare volontariato, ci vuole una grande molla, bisogna metterci tanta energia, investire tanto di sé stessi. La fonte di tutta questa energia non può essere che la passione, tutte le forme di volontariato, per essere efficaci nel tempo, devono essere motivate da grande passione. Questa passione, che ho scoperto dentro di me, mi ha cambiato la vita, mi ha fatto conoscere un David nuovo, probabilmente Escamillo già dormiva dentro di me e fare claunterapia mi ha aiutato a farlo uscire, a realizzarsi!
     Un altro aspetto per me importante è andare negli ospedali, anzi, nei ‘luoghi di disagio’, come sono gli ospedali o le carceri. Visitare, frequentare questi luoghi ti fa prendere coscienza del fatto che ci sono persone che soffrono, e quanto soffrono, mentre tu sei sano, stai bene, non stai soffrendo. Questo ti cambia la percezione delle tue priorità, hai un rapporto con la vita che è diverso rispetto al valore che gli dai: se prima ti arrabbiavi perché una persona ti tagliava la strada o ti soffiava il parcheggio sotto il naso, adesso dai più valore alla salute, a tante altre cose che prima non prendevi neanche in considerazione.”
     Se una persona vuole entrare a far parte del vostro gruppo, vuole aiutarvi, deve seguire dei corsi? Ci si improvvisa clown?
     “Se una persona ci vuole aiutare, lo può fare anche senza diventare claun. A noi servono due tipi di volontari: i volontari claun e i volontari soccorritori, in quanto, per legge, per trasportare un bimbo barellato ci vogliono due soccorritori a bordo (con patentino tipo 118). Mentre per quanto riguarda i volontari claun, in genere arrivano dalle associazioni collaterali alla nostra, quindi hanno già seguito un corso per diventare claun. Chi vuole invece diventare claun, viene indirizzato alle associazioni della provincia di pertinenza.”

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