L'AMORE RUBATO - LUCA BARBAROSSA
                                  di Emanuela Fornoni

     "Lei sognava una musica dolce e labbra morbide da accarezzare, chiari di luna e onde del mare piccole frasi da sussurrare e lei sognava un amore profondo unico e grande più grande del mondo, ma il vento adesso le aveva lasciato solo il ricordo di un amore rubato."
     Maria, ovviamente questo nome è di fantasia, ha accettato di raccontarci la sua triste esperienza. Un'esperienza che condivide, purtroppo, con tante, troppe donne e non è necessario guardare lontano, basta prestare un po' di attenzione alle donne che incontriamo quotidianamente, in ufficio, al supermercato, al bar per scoprire negli occhi la tristezza di un amore sbagliato. La violenza non è solo fisica, lo è anche, ed è bestiale, ma è spesso soprattutto psicologica ed è subdola. Si maschera, si insinua nella quotidianeità, giorno dopo giorno, e ti annienta.
     Se è persino anacronistico dover constatare che oggi, nel moderno e civile nuovo millennio, si possano alzare le mani su una donna, è assolutamente tremendo sentire da una viva voce, rotta solo dall'emozione, quanto sia distruttivo aver vicino un uomo che non sa quello che vuole, che non è cresciuto, che non è maturato, che non ha dignità, che non è degno di essere chiamato "uomo", ma che ha la cattiveria sufficiente per insinuarsi nella mente di una donna, della "sua" donna, e convincerla che è nulla, svuotarla. Non si hanno più certezze, intorno sorgono muri: gli affetti della famiglia non sono mai buoni, mille i loro difetti e ancor di più i torti che ti vengono fatti notare, le istigazioni. Gli amici sono stati piano piano allontanati per i motivi più diversi. La coppia è chiusa, la casa rigorosamente ordinata. E tu? E tu non vai mai bene. Non va bene se ridi, non va bene se piangi. Non va bene quel che pensi, come ti comporti, non va bene come pulisci, come stiri, non va bene come sei fatta. C'è sempre qualcosa che non va, sempre un nuovo traguardo per raggiungere la perfezione di quel modello di donna che vuoi incarnare per far piacere a lui, ma non c'è fine, c'è sempre un passo in più da fare. In fondo, cosa ti costa accettare di andare dalla massaggiatrice per assottigliare un po' la vita e rassodare i glutei? In fondo cosa ti costa perdere qualche chilo? In fondo cosa ti costa non sorridere così spesso o non dare tutta quella confidenza a chi ti chiede un'indicazione per strada? Cosa ti costa non chiamare tuo fratello per sapere come è andato quel difficile esame di università? Se tutto questo è fatto per ottenere una piccola gratificazione dal tuo amato compagno...? Se tutto questo è fatto per compiacerlo e con la speranza di piacergli un pochino di più, di farlo

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