conservarlo in modo che terzi non possano reperirlo. È sicuramente inconfutabile che per poter utilizzare il bancomat è necessario essere a conoscenza del codice PIN, ma è anche vero che chi ha abilmente sostituito la tessera deve essersi anche preoccupato di osservare bene mentre il codice veniva digitato, nonostante avessi osservato tutte le basilari norme di sicurezza nel comporlo con la privacy che un ipermercato consente.
     Non soddisfatto dell’esito da parte del mio Istituto presento reclamo all’Ombudsman Giurì Bancario, istituto super partes, al fine di avere un riscontro alla mia domanda. Trascorsi circa 20 giorni vengo informato dallo stesso che la banca è stata invitata a rimborsarmi l’utilizzo improprio del bancomat sottratto, al netto di franchigie previste da contratto, in quanto mi viene riconosciuta la buona fede.
     È sicuramente stata una piccola soddisfazione e il consiglio che posso dare a tutti è quello di rivolgersi all’Ombudsman, il quale presta il proprio patrocinio gratuitamente, per ogni controversia che insorga con la propria banca senza arrendersi immediatamente.

     Per eventuali chiarimenti ed approfondimenti potete scrivere alla redazione oppure contattarmi direttamente tramite e-mail:      gabbiadini@siaconsul.it

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