L’ESTATE É CABRIO
di Giovanni Cozzi
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L’estate 2009 sarà ricordata, tra le altre cose, anche per il lancio della 500 Cabriolet, quale prima vera declinazione del popolarissimo modello della FIAT, il quale, dal canto suo, è già un cult in tutta Europa e, con alcuni adattamenti all’uopo preposti, si appresta a breve, visto anche l’insistente richiesta proveniente da oltreoceano, a sbarcare negli Stati Uniti.
Così, a due anni esatti del lancio della progenitrice “berlina”, ecco arrivare il 4 luglio 2009 la Cabrio, alla quale, astutamente, sono stati mantenuti integralmente i montanti sopra i finestrini laterali, perdendo così, del modello di derivazione, solo la parte centrale del tetto per ricordare, in questo modo, ancora di più, la progenitrice del 1957, quando, stante la suddetta connotazione estetica, venne definita “trasformabile”.
Oggigiorno, un aggettivo come “trasformabile” sarebbe fuori luogo, così come “giardiniera” invece di “station wagon” lo sarebbe per una probabile futura versione familiare e, personalmente, ritengo azzeccata la scelta della dirigenza FIAT di associare alla nuova venuta l’aggettivo Cabriolet.
Dopo il preambolo iniziale, entriamo adesso nel vivo del discorso argomentando circa le novità di cui questo nuovo modello è portatore.
Prima fra tutte, degna di nota, la capacità con la quale i tecnici torinesi hanno saputo irrobustire la scocca della 500 in maniera invisibile, montando
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una barra di rinforzo sopra il piccolo sportello del bagagliaio, diventato mini per l’occasione rispetto al portellone della sorella chiusa. La capacità di carico però è rimasta pressoché identica (182 dm³ invece di 185 della berlina). Ciò è dovuto alla presenza della capote in tela, |
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comprensiva di lunotto posteriore in cristallo, estesa fino alla linea di cintura posteriore, un palmo sopra la maniglia cromata copritarga. Capote, tra l’altro, “intelligente” visto che non solo si apre parzialmente o totalmente secondo le esigenze degli occupanti, ma si riavvolge parzialmente verso l’alto, nella sua estremità posteriore, automaticamente, quando si accede al vano bagagli. Il resto dell’irrobustimento è celato nella traversa centrale sopra il cristallo |
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