LA NUOVA VESTE DELLA UNI EN ISO 9001
                                              di Alessandro Santoro Direttore Generale UNI

     Il 26 novembre 2008, con la pubblicazione della nuova edizione della norma UNI EN ISO 9001, si è completata la fase di evoluzione dei sistemi di gestione per la qualità, partita nel 2000.
     La nuova edizione è il risultato delle attività di verifica ed aggiornamento periodico che, per un documento di questa importanza, l’ISO ha integrato con azioni ad-hoc: una valutazione di opportunità, un riesame sistematico condotto nel biennio 2003-2004, la valutazione dei risultati del lavoro del Gruppo “Interpretazioni” e alcune indagini condotte a livello internazionale presso gli utilizzatori.
     Queste azioni hanno definito i limiti entro i quali doveva muoversi il processo di revisione: - limitato impatto sugli utilizzatori; - cambiamenti connessi a benefici evidenti; - priorità di chiarificazione; - sinergie con i sistemi di gestione ambientale.
     Il processo ha generato un testo migliorato, ma non rivoluzionato, che sebbene non introduca nuovi requisiti, né cambi quelli già esistenti, incide in modo significativo sulla “vecchia” norma. Si contano infatti numerose modifiche al testo, soprattutto per la necessità di chiarire il significato di alcuni requisiti, di difficile o difforme applicazione.
     In estrema sintesi, il nuovo testo denota maggiore attenzione per il mercato in cui operano le organizzazioni, per i processi intermedi e per quelli che vengono sempre più frequentemente esternalizzati, per le risorse umane e per il corretto inquadramento delle attività di verifica, di riesame e di validazione del sistema. Non è questa la sede dove approfondire le novità della norma, bensì quella per fare alcune considerazioni generali.
     La prima considerazione è sul potenziale dei sistemi di gestione per la qualità, ancora ampiamente inespresso. Purtroppo in molti casi i retaggi di un approccio riduttivo alla qualità, con tutta l’attenzione concentrata ad evitare la non conformità, sono ancora troppo presenti nella pratica quotidiana. Risulta infatti eccessiva l’enfasi data all’ottenimento del certificato, anteponendo la forma alla sostanza, con il conseguente aumento del terreno fertile per l’offerta di servizi per la certificazione al limite della legalità.
     La situazione non è certo stata favorita da alcune iniziative che hanno forzato l’obbligatorietà della certificazione di parte terza in alcuni settori, con la conseguenza di mettere seriamente a repentaglio l'efficacia, l'efficienza e la

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