1. edifici che non corrispondono alle normative  sul risparmio energetico – consumo fino a 220-250 khW/m2a;
  2. edifici che corrispondono alle normative in vigore – consumo fino a  80-100 khW/m2a;
  3. edifici a basso consumo energetico – consumo fino a 30-50 khW/m2a;
  4. edifici passivi – consumo < 15 khW/m2a;
  5. edifici a consumo energetico zero – consumo a 0.
     Chiaramente, è auspicabile che il nostro edificio, per avere il maggior valore commerciale possibile sul mercato immobiliare, venga classificato come “edificio a basso consumo energetico”, quindi un fabbricato con un fabbisogno termico inferiore a 50 khW/m2a, con un consumo da 3 a 7 litri di combustibile ogni metro quadro riscaldato. Altre caratteristiche importanti sono l’orientamento dell’immobile, preferibilmente verso sud, perché consente il miglior sfruttamento dei raggi solari d’inverno ed è più facilmente ombreggiabile d’estate; una forma compatta dell’edificio, l’optimus è <0,6 per quello che riguarda il rapporto fra superficie (S) e volume (V); l’isolamento termico, in quanto vale di più un KW/h risparmiato con l’isolamento termico che uno risparmiato con l’uso del più efficiente sistema di riscaldamento/ raffreddamento, in quanto i materiali isolanti hanno durata nettamente superiore alla maggior parte degli impianti. Inoltre, l’edificio deve essere impermeabile al vento, perché le infiltrazioni d’aria attraverso le porte e le finestre causano dispersione di calore verso l’esterno, aumentando il fabbisogno energetico dell’edificio. Per accertarne l’impermeabilità il metodo più utilizzato è il “Blower-Door-Test”.
     Altro fattore importante, le finestre. Quelle utilizzate negli edifici a basso consumo energetico hanno una trasmittanza (capacità isolante) ridotta (U<1,8W/m2K) e una trasparenza che fa passare il >0,55% della luce solare. La dimensione delle stesse deve essere tale da non creare surriscaldamenti in estate e in genere sono munite di speciali vetri termici, preferibilmente tripli: siccome assorbono molta luce, devono essere molto trasparenti e le intercapedini vengono riempite con un gas nobile come argon o krypto. Da un punto di vista energetico, se le finestrature superano il 40% della superficie dell’immobile non sono utili, perché si ha un eccessivo riscaldamento dell’ambiente dovuto ai raggi solari.
     Per quanto riguarda gli “edifici passivi”, essi sono gli edifici energeticamente più efficienti. Il loro fabbisogno termico non supera i 15 khW/m2a e ciò rende

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