speranza concreta forse c'è per il candidato di AN Franco Tentorio, sempre che la coalizione di destra lo sostenga compatta. A livello provinciale, quindi, la Lega non sembra voler cedere il passo agli avversari; ma vediamo quali sono i progetti del centrodestra per Palafrizzoni.
     Un nome c'è già ed è quello di Giorgio Jannone, deputato del Popolo della Libertà, gradito anche ai leghisti. Da sempre fautore di un'alleanza con la Lega, le sue idee potrebbero trovare finalmente degna ricompensa in un appoggio dei vertici padani. Si è fatto anche il nome di Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia, come candidato a Palazzo Frizzoni, ma l'idea sembra rimanere nel regno delle possibilità remote, per ora. La sinistra sembra dunque lasciare campo aperto al centrodestra nella corsa a via Tasso; non è così per la carica di sindaco ora ricoperta da Roberto Bruni, molto più appetita dalla “gauche” nostrana. L'ipotesi più concreta sembra quella di una ri-candidatura di Roberto Bruni, che gli alleati continuano a voler far passare come un grande riformatore. Nonostante il florilegio di bilanci positivi su questi anni di amministrazione, provenienti dall'assessore Guerini e dalla cerchia di Bruni, pesano sul sindaco molti errori cadenzati con costanza impressionante lungo gli anni.
     Di alcuni di essi ci siamo occupati anche noi di Infobergamo.it, in vari servizi: ricordiamo l'assenza di luminarie e festeggiamenti (Natale 2005), la volontà di sovvenzionare economicamente il centro sociale Pacì Paciana (dopo che la cittadinanza si era trovata a subire un sabato pomeriggio quasi da Arancia Meccanica, grazie alla “pacifica” manifestazione dei ragazzi del centro), lo scontro con L'Eco di Bergamo, secondo Bruni impegnato solo nello screditare la Giunta, la tangenziale Est (è recente la notizia che non verrà realizzata)... e la lista potrebbe continuare. L'altro vizietto di Bruni, quella indefessa perseveranza nel “perdere pezzi” a causa delle dimissioni dei collaboratori, è un elemento politicamente rischioso per il successo di una futura spedizione elettorale. Solo dall'inizio del mandato Bruni ha perso quattro preziosi collaboratori, anche se la dimissione che ha fatto più rumore è stata quella, nel 2004, del vicesindaco Sanga, dopo la discussa cessione di Bas all'Asm di Brescia. Tuttavia, il ricordo di ex collaboratori a volte trasformatisi addirittura in avversari, si ricordi Giuseppe Anghileri, nientemeno passato nelle file nemiche, rischia di venire appannato dall'ultima defezione nella Giunta.
     Con un inaspettato e moderno annuncio su un blog, se ne va anche il consigliere Mauro Invernizzi; divorzio doloroso e davvero a sorpresa se pensiamo che Invernizzi ha lavorato per più di una decade nello studio legale del sindaco,

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