ITALIA, RIALZATI!
                                  di Gaudenzio Rovaris

     Una fotografia che presenta una moltitudine di donne, uomini e bambini stesi per terra ha richiamato la mia attenzione in questi giorni. Il giornalino parrocchiale che la riporta l’ha utilizzata per illustrare il titolo “Italia, rialzati!”. Forse, però, è tutto il mondo che deve darsi una mossa: riesplosioni di imperialismi in disfacimento, terrorismo imperante, crisi finanziarie sembrano essere le uniche notizie che occupano le pagine internazionali dei quotidiani e siamo stanchi di vedere immagini di povera gente disperata (eh, si perché soprattutto vecchi, donne e bambini sono le vittime di questi sconsiderati, sia politici che integralisti religiosi), di sangue nei mercati, nelle chiese, nelle strade, al punto che quasi non ci colpiscono più e ci inducono a cambiare canale… Sono convinto che stiamo facendo di tutto per alimentare ingiustizie, distruzioni, ritorsioni e rabbie varie.
     Ricordo che anni fa un medico francese che curava i lebbrosi aveva chiesto all’allora due “Super Potenze” il corrispettivo di un caccia bombardiere per risolvere e debellare definitivamente quella piaga… Oggi, quanto spendiamo per una guerra in Iraq o per una missione di pace in Afghanistan! E quanta sofferenza portiamo alla povera gente. Se usassimo questi soldi per scavare pozzi, per favorire lo sviluppo dei paesi poveri, non eviteremmo forse di trovarci di fronte a migrazioni, miseria e ignoranza… ma, così, non potremmo sfruttare i più poveri e stare meglio noi. Come dice una poesia di Quasimodo, la differenza tra l’uomo primitivo e l’uomo moderno sta nel fatto che il primo uccideva con la clava e il moderno con un’impersonale cloche da un aereo o da un cannone senza neppure vedere in faccia la vittima.
     Intanto, scandali finanziari, fallimenti plateali più o meno fraudolenti, globalizzazioni selvagge ci stanno mettendo un po’ tutti in ginocchio. Ecco allora l’“Italia, rialzati!”, riconquista i valori che hanno reso famosi i tuoi cittadini: onestà, intelligenza, genialità, laboriosità, capacità di risparmiare. È pur vero che secondo un noto adagio il pesce comincia a puzzare dalla testa: quanto tempo perso in chiacchiere ed accuse reciproche di chi ci guida, quanti interessi personali vengono protetti a scapito della collettività… Mi stupisce sempre più in particolare il problema giustizia: bimbo rom di dodici anni arrestato cinquanta volte per furto ed altrettante volte fuggito dalle case di rieducazione, tifosi che devastano treni e, identificati, non vengono condannati a rifondere i danni

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