giorni raccontati nella Genesi, sette sono le arti liberali utili ai sapienti per meglio apprezzare la grandezza di Dio, sette sono i pianeti sotto l’influsso divino che nell’antichità avevano influenze sulla Terra (Saturno, Giove, Marte, Sole, Mercurio, Venere, Luna) e sempre sette sono i metalli ad essi associati (piombo, stagno, ferro, oro, mercurio, rame, argento) già presenti in natura; nel Medio Evo, infine, il “7” aveva un significato simbolico legato alla fine di un ciclo e nel senso temporale rimandava alla fine della vita terrena. La seconda salita, invece, è formata da tre gradini: il numero “3”, emblema della perfezione della Trinità, consente l’accesso al luogo sacro al fedele segnando il confine fra il luogo esterno (il protiro) e il mondo interno (il transetto). È curioso osservare come i maestri costruttori abbiamo voluto usare tanti simbolismi numerici all’interno di questa Basilica per rafforzare il messaggio religioso ad essa collegato: si noti,


infine, che secondo indicazioni bibliche Dio viene descritto come l’essere che possiede la scienza dei numeri e nel Medio Evo fu raffigurato spesso nell’atto di prendere delle misure con un compasso nella mano destra. In questa basilica
bergamasca, il fedele, dopo avere percorso la prima scalinata (i sette passi dell’esperienza terrena) sale ulteriormente attraverso i tre gradini del Cielo per entrare nella Chiesa di Dio.
     Arrivati al portale settentrionale, nella sua strombatura possiamo notare quattro militi che proteggono la porta brandendo le armi, mentre dodici apostoli ammoniscono colui che entra mostrando la parola di Dio scritta sui libri aperti e nel segreto di quelli chiusi. Le scene di caccia tutte attorno dovrebbero stimolare nel catecumeno la lotta interiore contro il maligno, contro gli istinti animali e le pulsioni carnali per riuscire ad oltrepassare quella soglia che porta all’interno della Basilica, luogo deputato al sacramento del battesimo: tutte le rappresentazioni vegetali raffigurate intorno simboleggiano la potenza feconda dell’Albero della Vita, l’Albero-Cristo in cui scorre la linfa dello Spirito Santo utilizzato nel battesimo. La porta posta all’entrata della chiesa è il simbolo più importante dell’ingresso nel regno dei cieli per mezzo di Cristo: “Io sono la porta: se qualcuno è entrato attraverso me sarà salvo” (Giovanni 10,9).
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