Morfeo. Queste poche e semplici regolette erano note anche alle nostre nonne, da loro infatti il proverbio contadino “Per stare bene, prendi una colazione da Re, un pranzo da Principe e una cena da Povero!” Questa americana ha scoperto forse l’acqua calda? Non siamo stupidi, lo sappiamo anche noi che se mangiamo la lasagna alla bolognese a mezzodì poi ci viene l’abbiocco post-prandiale! Per non parlare poi dei benefici che tutto l’organismo riceve da un buon sonno, ne avevamo già parlato in Infobergamo.it nel mese di Febbraio 2007.
     Continua l’esimia: “Pranzare verso le 13.30-14, appena prima dell’ora in cui si potrebbe avvertire la stanchezza, e poi fare una passeggiata di 10 o 15 minuti per stimolare la circolazione del sangue, un po’ di aria fresca e di sole ci possono aiutare a riprendere le forze.” Ok, è fatta, se abbiamo una riunione e mangiamo più tardi siamo fregati, se poi fuori piove, un disastro… “Per lo stesso motivo, si può gestire lo stress chiudendo la porta dell’ufficio e stendendosi a occhi chiusi per dieci minuti, non occorre dormire, ma basta concentrarsi sulla respirazione.” Già vi vedo, cari lettori di Infobergamo.it, con la testa ciondoloni sulla tastiera che russate sonoramente (attenzione: dovete solo concentrarvi sul respiro!) e il vostro simpatico collega vi sta disegnando i baffi sotto il naso con il pennarello! E poi, come si fa a rimanere concentrati in ufficio e raggiungere la calma zen, c’è sempre qualcuno che ti disturba e non ti lascia lavorare, con conseguenze disastrose sulla nostra concentrazione, così come ci ha raccontato Francesca Frosio nel mese di marzo 2007.
     Prosegue l’articolo con aneddoti di “vita vissuta americana”: ”quando negli uffici delle grandi metropoli statunitensi i dipendenti iniziano a sentire la stanchezza pomeridiana, prendono la bicicletta o lo skate board e, dopo un paio di giri a tutta velocità sul tetto del palazzo, ritrovano la giusta concentrazione per le ultime ore di lavoro. Mary Ann O’Neil, consulente per lo sviluppo professionale, consiglia di tenere un grande puzzle in un’area comune dell’ufficio, come la mensa o la sala caffé: tutti i dipendenti possono passare alcuni minuti ad aggiungere qualche pezzo per rilassarsi (…) Se non dovesse funzionare, potrebbe essere utile tenere sulla scrivania una rivista di enigmistica o di sudoku, per stimolare la propria creatività”. Premesso che siamo in Italia, noto paese di “fanciulloni-fannulloni”, vi vedete voi sfrecciare a tutta velocità con le sedie da scrivania, quelle con le rotelle sotto per intenderci, lungo il corridoio della società in cui lavorate, sotto gli occhi allibiti del grande capo? Potreste sempre giustificarvi dicendo “mi stavo addormentando...” Oppure, tranquilli, uscite pure dall’ufficio e fatevi un paio di corsette nel parco, tanto

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