LA COPPIA CHE SCOPPIA
                                  di Enrico Caruso

     Nella coppia il litigio può avere la funzione di perlustrazione della "capacità di contenimento" dell'altro. Il litigio diventa uno strumento per conoscere la capacità del partner di tollerare l'aggressività proiettata e di valutare se egli sia degno di fiducia e di affidabilità soprattutto nei momenti di crisi. La conflittualità emerge in tutti i rapporti normali, anzi, diventa indice di non comunicazione quando il litigio viene evitato. La gestione del conflitto e la “capacità di riparare” diventano elementi essenziali per misurare il grado d'intesa dei partners. L'odio o aggressività (Thantos) non si disgiunge dall'amore (Eros) per cui diventa difficile amare senza fare i conti con l'aggressività in agguato. Con il litigio la coppia impara a conoscersi sul serio, sempre però rispettando determinati limiti. Il litigio, oltre ad essere strumento di conoscenza, può essere un modo per definire il “controllo relazionale” da parte del partner dominante, oppure può costituire una strategia per far rispettare determinate regole. Se ben gestito potrà essere fonte di creatività e di una nuova conoscenza all’interno della coppia.
     Nella ricerca di un'identità di coppia, i partners attraverso la comunicazione affettiva cercano di conoscersi nelle loro parti più intime per trovare un accordo sulle loro differenze, per raggiungere un adeguato soddisfacimento sessuale e per rendersi consapevoli riguardo alla loro capacità di sentirsi adatti rispetto alle future responsabilità, soprattutto riguardo al desiderio di sentirsi genitori. Quando l'accordo non viene raggiunto, lo "scoppio comunicativo" segna la morte della coppia, dove si riconosce nel partner l'impossibilità di poter soddisfare il desiderio di un "completamento" e di una crescita emotiva. In questi casi la decisione di una separazione potrà essere un modo per rilanciare l'investimento affettivo verso altri "lidi" più corrispondenti alle proprie aspettative.
     Lo scoppio si verifica in quelle coppie che permangono in uno stile comunicativo adolescenziale, improntato da una spasmodica ricerca della persona ideale che dovrebbe soddisfare delle "idealizzazioni magiche" corrispondenti a desideri infantili non appagati. In questo genere di coppia l'accordo sulle differenze non potrà mai esser raggiunto, in quanto si tende a negare la realtà dell'altro. Alcune volte, pur di non affrontare la realtà della differenza, pur di non far emergere il “Vero Sé”, i partners si modellano a "immagine e somiglianza" dell'altro intrappolandosi così in un copione che diventerà la morte esistenziale di ognuno. Vi sono casi in cui lo scoppio potrebbe

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