hinterland. Anche in questo caso, l’abbandono di certe posizioni di resistenza contribuirebbe al processo di progressiva sprovincializzazione che culminerebbe con una cooperazione più incisiva fra comuni, imprese ed altre istituzioni, che puntino a coordinare le scelte urbanistiche e infrastrutturali. Palafrizzoni intende, infatti, elaborare una strategia che possa costituire un primo passo in questa direzione, ma esige che le scelte dell’amministrazione cittadina non siano condizionate dagli umori di piccole realtà confinanti, le cui interferenze rischierebbero di rallentare alcune scelte strategiche fondamentali per il territorio. Sotto questo aspetto sono ancora evidenti le divergenze tra il conservatorismo del capoluogo, figlio appunto di una visione limitata e locale, e la necessità di allargare confronti e dibattiti con gli altri enti territoriali.
     In definitiva la pioggia di investimenti che l’Expo 2015 farà convergere in Lombardia potrebbe spingere quella componente conservatrice bergamasca a far si che la città si proietti in una dimensione nuova tesa a valorizzare e ad aprire il proprio territorio nell’interesse della collettività.

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