LA GRANDE BERGAMO COME OCCASIONE DI SPROVINCIALIZZAZIONE
                                  di Pierluigi Piromalli

     Le istituzioni locali, in primis la Camera di Commercio di Bergamo, hanno assunto un ruolo importante nell’illustrare obiettivi e priorità che Bergamo e l’intero comprensorio provinciale dovranno saper cogliere nel prossimo futuro, anche in relazione ad importanti eventi in via di organizzazione. L’imperativo categorico, condiviso dalle forze politiche e amministrative cittadine, è quello di uscire dall’isolamento che per troppo tempo ha relegato città e provincia in ruoli marginali che hanno prodotto pochi e scarsi benefici per la collettività. È un dato oggettivo che l’attuale dinamismo orobico rappresenti la conferma di considerare questa forma di isolamento come un fatto ormai anacronistico, che forse poteva essere compreso fino al decennio scorso, ma che oggi, nell’era dell’apertura all’economia globale, non sarebbe più perdonabile né giustificabile.
     Il Paese, in particolare la Lombardia, accusa una sempre maggior tendenza ad una densità abitativa crescente e ad una congestione di spazi, motivo che spinge i capoluoghi provinciali a ragionare in termini di ampia aggregazione territoriale, che abbraccia tutto il settentrione, con Milano ovviamente nel ruolo di epicentro commerciale ed industriale. Bergamo è già potenzialmente in grado di competere e di affermare la propria influenza grazie ad importanti infrastrutture già esistenti e a progetti in via di definizione, come la BreBeMi e la tanto agognata Pedemontana, obiettivi di vitale importanza strategica, prima di tutto per la Regione. Le opere viarie locali, da sempre fondamentali per garantire sviluppo e potenziamento economico sul territorio, sono certamente prospettive indifferibili e accanto ad esse sarà necessario, per Bergamo, rafforzare il trasporto pubblico su ferro, concludendo la realizzazione delle tramvie per le Valli, sfruttando in particolare la connessione con l’aeroporto di Orio al Serio e soprattutto con la rete ferroviaria dell'Alta Velocità, per la quale Treviglio sta ultimando l’ammodernamento e l’estensione della stazione posta sulla direttrice Milano - Venezia.
     Tra le eccellenze del futuro, fondamentali anche per attrarre visitatori in vista dell'Expo 2015, occorrerà, altresì, puntare sulle potenzialità di Porta Sud, interagendo con gli altri poli d'avanguardia individuati in questi anni come il Kilometro Rosso ed il Polo tecnologico, quest’ultimo vera cittadella della ricerca scientifica avviata a diventare, nelle aspettative non solo locali, un nucleo di grande importanza nel panorama internazionale. Anche per quanto concerne l’Università, il cui sviluppo è stato sacrificato per lustri a causa dell’inerzia

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