MOTOMERCATO 2008
                                  di Giovanni Cozzi

     Dopo tutto l’inverno passato a disquisire di automobili e saloni, questo mese, complice anche la bella stagione, eccoci finalmente pronti a parlare nuovamente di motociclette. E così, tolto il telo impolverato che copriva la nostra amata e fatti i controlli del caso, pressione delle gomme, liquidi e batteria (per la quale abbiamo preparato uno speciale sull’uso e la manutensione), fieramente indossiamo il casco e siamo pronti per affrontare un’altra estate fatta di viaggi e divertimento insieme a lei. Tuttavia… come appare ai nostri occhi la nuova stagione motociclistica appena iniziata? Beh, diciamo subito che a livello di mercato non siamo certo partiti tanto bene. Il primo trimestre del 2008 segna un brusco arresto delle immatricolazioni, tanto da avere un -14% rispetto allo scorso anno, il quale, oltretutto, era il terzo consecutivo di crescita, per cui questa repentina inversione di tendenza non è certo un buon segno.
     D'altronde era normale aspettarsi che prima o poi anche nell’inviolato mondo della motocicletta i riflessi economici mondiali avrebbero influito negativamente. E così, mentre la benzina è alle stelle, i pedaggi autostradali sono in continua crescita e di ecoincentivi meglio non parlarne, di motociclette e scooter se ne vendono sempre meno (soprattutto delle prime) e visionando il panorama attuale si nota come, a parte i soliti modelli di nicchia, ci sia una tendenza rivolta verso il basso. È come se la gente, complice anche il congestionatissimo traffico che affligge ormai da anni quasi tutta la penisola, nonché tutor, autovelox ed affini, cominci a guardare con interesse modelli più economici e duttili, divertenti sì ma buoni per tutte le occasioni. Non a caso, la flessione che abbiamo appena citato tende a risparmiare un po’ di più gli scooter, vuoi per il loro più vasto bacino di utenza, vuoi per la loro economicità sia di acquisto che di gestione.
     Per controbattere questa tendenza, le case motociclistiche, attualmente, stanno puntando i loro sforzi in due direzioni ben precise. La prima è quella di fare concorrenza a quei modelli status symbol che superano ogni momento storico di crisi, forti della loro inossidabilità nel tempo conquistata a suon di innovazione ed affidabilità, come, per esempio, nel settore delle maxi enduro, predomina incontrastata ormai da anni la BMW R 1200 GS, vero e proprio emblema della categoria che, oltretutto, non conosce crisi o flessioni di vendita nonostante sia un mezzo tutt’altro che economico ed è sempre in cima alle classifiche. Come mai? Semplice, piace e fa moda. E allora? E allora la

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