dato che, fino a quanto non verrà trovato un modo per dichiarare regolarmente al fisco i guadagli in SL, i Linden Dollars non potranno essere convertiti in euro. Come Gabetti vi sono molte altre aziende nella medesima situazione. Nel frattempo, le attività commerciali proliferano: ad inizio anno sono state effettuate 4,2 milioni di transazioni commerciali per un importo nell’ordine dei 5 milioni di dollari americani.
Veniamo all’aspetto legale legato all’utente: che cosa rischia? In Second Life quasi tutto è permesso, anzi, il segreto del suo successo forse risiede proprio sull’aspetto psicologico di vivere virtualmente in un mondo dove finalmente si può fare ciò che si vuole. In verità, la maggior parte degli utenti ignora il fatto che SL, essendo un servizio che include blog, community, aste on-line e gaming, è soggetto alla direttiva 31/00/CE recepita in Italia con il DLGV 70/2003. L’illecito in SL, dunque, non rimane impunito, tutt’altro, si rischia, direttamente o indirettamente, dalla violazione di proprietà intellettuale al riciclaggio di denaro, dalla diffusione di materiale illegale alle ingiurie e diffamazione. Naturalmente, SL, essendo solo un tramite, declina ogni responsabilità. Non finisce qui: tutto ciò che l’Avatar crea in SL rappresenta un proprio diritto intellettuale, ma automaticamente lo è anche della Linden Labs, come da clausola di contratto.
In conclusione abbiamo lasciato l’aspetto sociale del mondo virtuale: le aziende, giustamente, creano bisogni per speculazione; Second Life, che tradotto significa appunto seconda vita, cela un’altra malattia della società moderna, che necessita di un luogo virtuale per poter interagire con gli altri, per poter trasgredire, per ricercare una felicità che non siamo capaci di conquistare nella vita vera. Tutto questo è da un punto di vista umano molto deludente. Secondo gli esperti del settore, nel 2011, l’80% degli utenti di Internet avrà una seconda vita virtuale. Questi mondi paralleli non sono altro che la massima espressione della nostra debolezza e della decadenza della nostra società, incapace già oggi di coltivare relazioni umane se non attraverso un computer, farcendo il rapporto con menzogne, ed inabile ad essere felice.
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