maggior parte di questi provenienti dal museo egizio di Firenze. Appesi ovunque, poster, infiniti poster che più che raccontare la storia della cosmesi egizia ci ubriacano con la quantità di informazioni contenute. Della magica atmosfera egizia neanche l'ombra. Del fascino misterioso delle donne egizie nemmeno.
     Dalle teche e sulle panchette di legno fanno bella mostra di sé anche oli essenziali, unguenti preparati secondo antiche ricette egizie e polveri colorate, coni di cera profumata ed erbe essiccate. La sensazione che ci pervade è sempre quella, totale apatia, sembra di essere in una erboristeria del centro. L'ottava sezione, recita la cartella stampa, è quella "dedicata all'alchimia ed alla magia, il sapere come scienza dei segreti della natura, delle sue leggi matematiche e chimiche che trovò nel mitico Thot-Ermete Trismegisto il Maestro per eccellenza."
     L'ultima sezione, la nona, è dedicata alle maschere funerarie e ai sarcofagi, con il racconto delle tecniche per l'imbalsamazione usate per la conservazione perenne del corpo, incorruttibile alla morte. In mezzo alla stanza troneggia il contro-coperchio del sarcofago di una sacerdotessa, appartenuto al Terzo periodo Intermedio, XXI - XXIII dinastia, almeno questo interessante da vedere, e dietro occhieggia il grande libro dei Morti, protagonista di indiscusse leggende. Che bello, ci avviciniamo per carpirne i segreti ma. che tristezza, è una umilissima copia! Intorno abbiamo sempre i soliti vasetti di olio essenziale ed erbette secche e, a corollario, i soliti poster.
     Finalmente arriviamo al cuore della mostra: il book-shop. Sì, avete proprio capito bene, la mostra finisce proprio lì, il book-shop ne è parte integrante esattamente come una stanza espositiva, senza interruzione di continuità. Il gentile commesso ci illustra le molteplici virtù dei prodotti creati dalla ditta promotrice della mostra, Aboca, nota casa erboristica toscana di decennale esperienza: "Una linea di cosmetici naturali per la cura della pelle del corpo che permette di riscoprire le sensazioni provate dalle donne di 4.000 anni fa" recita il depliant della Casa, una campagna pubblicitaria "camuffata" da mostra storica, diciamo noi, organizzata per lanciare una delle tante linee cosmetiche naturali presenti sul mercato.
     Atmosfera magica? Fascino, bellezza, grazia e mistero? Spiacenti, non abbiamo trovato niente di tutto questo, solo un' atmosfera un po' triste e polverosa e la sensazione latente di trovarsi in una erboristeria piena di ritrovati naturali dei quali non abbiamo ben capito l'utilizzo. Un vero peccato.