|      Mi sono giunte due  e-mail. Malgrado sia ormai abbastanza avvezza allo scempio che viene fatto di  tanti animali, la prima mi ha lasciata letteralmente basita, tanto da andare a  verificare la veridicità del fatto, prima di decidermi a scrivere questo pezzo...  sono senza parole... la notizia è vera!Tal Guillermo Habacuc  Vargas, che agli occhi del mondo si qualifica e spaccia per “artista”, ha  organizzato una mostra esponendo la sua creazione: un cane VIVO, legato ad una  corda, destinato a perire di fame. Titolo dell’opera: le sofferenze  dell’umanità o qualcosa del genere. E fin qui, nulla di strano poiché, scusate,  ma il mondo pullula di “coglioni”. Ciò che mi ha lasciata veramente esterrefatta,  a prescindere dal museo che gli ha permesso una tale infamia, sono stati i  visitatori. Branchi di idioti azzimati e spocchiosi che si atteggiavano ad  intenditori d’arte e che hanno assistito impassibili all’agonia e, mi risulta,  alla morte di un essere vivente, senza batter ciglio, senza un brivido di  orrore, anzi, pieni di interesse per questa innovativa forma d’arte che  potremmo definire, vediamo, la trasformazione di una natura viva in natura  morta? Non è finita!!!
 L'idea geniale,  brillante e rivoluzionaria è stata addirittura premiata con un invito, rivolto  all'artista in questione, a partecipare alla Biennale Centroamericana del 2008  come rappresentante del suo Paese. Vi prego, se come me provate un senso di  sbigottito disgusto, se veramente vogliamo meritarci l’appellativo di “esseri  civili”, dedicate cinque minuti del vostro tempo a firmare la petizione on-line  per far sì che almeno questa bestia umana non partecipi ad un evento  internazionale, dove una barbarie verrebbe qualificata con l’epiteto di opera  d’arte, invogliandolo magari a ripeterla!
 Il sito ove collegarsi  è: www.petitiononline.com
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