due uomini diversi, fa esperienze e non si lega allo stereotipo di madre e moglie perfetta. C'è tanto, in questa donna, di Oriana e c'è tanto di Tosca, sua madre, che piangendo le diceva di non finire come lei, di studiare, fare carriera e vedere il mondo. Il libro fu uno scandalo nel panorama letterario italiano: “troppo audace, situazioni troppo scabrose”. In tre anni Oriana scrive una settantina di articoli su personaggi celebri e ne sceglie diciotto che diventano materia per un nuovo libro, “Gli antipatici”, del 1963. Nel 1965 torna in America, sempre come inviata de “L'Europeo”, per una serie di articoli sugli astronauti e sulla prossima conquista dello spazio. Conosce lo scrittore di fantascienza Ray Bradbury, un uomo entusiasta dei progressi scientifici e delle prospettive aperte dallo sbarco


sulla Luna. Tutto il contrario di suo padre Edoardo, il concreto Edoardo, legato alla sua terra e all'autunno toscano, convinto che gli uomini sarebbero stati cattivi e pieni di problemi anche sulla Luna, quindi perché lanciarsi in imprese assurde? Al padre Oriana dedicherà “Se il sole muore”, del 1965. La scrittrice sta a Houston, la cittadina che ospita gli astronauti con le loro famiglie. Quegli uomini che il pubblico
vede come eroi, le viene spiegato, altro non sono che normalissimi soldati: mediamente intelligenti, mediamente forti, ma sicuramente abituati ad obbedire agli ordini.
     Dopo l'America, il Vietnam, finalmente Oriana è corrispondente di guerra. I bombardamenti, l'odore della paura, le urla dei feriti in “Niente e così sia”, del 1969, c'è tutta l'esperienza di guerra di Oriana. In Vietnam tornerà varie volte nel corso degli anni; a quel periodo risalgono le sue interviste ai potenti del mondo, raccolte in “Intervista con la Storia”. Henry Kissinger, Golda Meir, Arafat, Indira Gandhi, Pietro Nenni... la rosa di intervistati eccellenti è straordinaria e straordinarie sono le interviste, in cui Oriana non è mai servile e accomodante con il potente di turno, ma incalzante e serrata. Tra i protagonisti di questo libro corale c'è anche un poeta e rivoluzionario greco, Alekos Panagulis. Oppositore del regime militare al potere nel suo paese, Panagulis a nemmeno quarant'anni sembra già un vecchio, a causa delle sofferenze fisiche e psicologiche patite negli anni di prigionia. Arrestato e chiuso in una cella minuscola, una tomba, come la descrive Oriana, Panagulis viene torturato per cinque anni.
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Biografia, Oriana, Fallaci, L'Apocalisse, La rabbia e l'orgoglio, La forza della ragione, Insciallah, Oriana Fallaci intervista se stessa