chiacchiere, coccolare un po' i vostri anziani nonni e i genitori che non vedete mai, vi ritrovate seduti vicino all'unico cugino che avete e con cui scoprite di non aver niente in comune.
     Tra uno sbadiglio e l'altro arrivano le 18.00. La Messa ! Andiamo? "No io non ho voglia, io ci sono già stato, io ti aspetto fuori". e via da soli all'unica Messa a cui partecipate in un anno. Poi la cena con i tortellini in brodo per stare leggeri e sciacquare lo stomaco per far spazio a tutti gli avanzi del mezzogiorno. Alle 21.00 non ce la fate più e il nonno, che in questo caso torna utile, incomincia ad aver voglia di andare a casa: voi ovviamente vi rendete disponibili per un passaggio in auto. Così è passato Natale, sul commento finale di qualcuno che dice: "Anche questo Natale è andato.". Pensate di aver finito? Eh no!Santo Stefano lo si passa con la famiglia del vostro lui o della vostra lei, che non vedeva l'ora di avervi a tavola e di festeggiare con voi un secondo Natale, riparatore dell'assenza del giorno prima, e via ancora. tartine, affettati, salmone, insalata russa ovviamente, due primi, secondo, dolce, caffé e panettone.
     Ovviamente il 27 dicembre siete k.o, vi alzate col chiaro intento di non toccare cibo ma il frigorifero grida vendetta: è pieno di tutto quello che è avanzato e voi, per non farlo andare in malora, passate il resto dei giorni a finire gli avanzi. Il 31 sera il vostro tasso glicemico è alle stelle, il vostro viso è gonfio e gli occhi sono gialli ma in agguato c'è il Capodanno, come scontentare gli amici? Quando finalmente scocca la mezzanotte pensate con sollievo che il tour delle feste è finito e che avrete un anno per smaltire tutto quanto. Riassumendo: regali, spesa, mangiare, mangiare, smaltire, spesa. Contorno: sms, sms, sms. - Sapete quanto avete speso? Questo aspetto sì che rientra nel tema della mia rubrica e questa non credo sia solo la mia "satirica" esperienza, almeno stando a giudicare quanta gente ha affollato i supermercati in questi giorni di festa.
     Cosa c'è stato di spirituale in tutto questo iter?! Nulla, proprio nulla. Non che uno debba per forza essere cattolico praticante e andare a Messa il giorno di Natale, ma almeno raccogliersi intorno a un tavolo con i propri cari, ascoltandoli con tutta l'attenzione di cui si è capaci e concentrando lo sguardo sui loro volti per imprimere nella memoria ogni più piccolo dettaglio, questo sì. Fermarsi a contemplare l'opera del Creato, apprezzando e ringraziando per la salute che ci è stata donata e per tutto quello che si ha, sì. Mandare un pensiero a quel bambino che vorrebbe svegliarsi come noi, anche una volta sola nella vita, in un letto comodo e caldo, anche se può sembrare banale, e ricordarsi che alla fine, scusatemi, è solo una questione di fortuna perché avremmo potuto essere noi al

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Omar, Gabbiadini, Natale, 2006, Abbuffate, Feste, Natalizie, Spiritualità, Messa, Chiesa