IL CONCETTO TEMPORALE DEL POPOLO MAYA

     Torniamo a parlare di calendari questo mese e lo facciamo chiarendo meglio l'idea di tempo che la civiltà Maya applicava alla propria quotidianità. Il concetto di tempo era saldamente legato a quello di spazio, una sorta di ragnatela in cui le relative divinità trovavano una propria collocazione, definendo la "spiralità" del tempo: quest'ultimo per i Maya ha un movimento a spirale, per questo gli avvenimenti sono soliti ripresentarsi con una certa regolarità, correlandosi al passato e diventando previsione per il futuro. Ogni uomo nasce con un destino predefinito da svariati fattori cosmici ed astrali, i quali venivano calcolati dal popolo Maya grazie al sacro " Tzol kin ".
     Questo calendario sacro appartiene ancora oggi alla tradizione Maya e viene usato con regolarità dalle discendenze di questa antica civiltà; la profezia ad esso legata prende origine dalla convinzione che il sistema solare giri attorno alla nostra galassia, portando a compimento un intero ciclo ogni 25.652 anni, tale ciclo è scandito da cinque fasi della durata di 5.200 anni ciascuna, che prendono il nome di "soli" e vanno considerate nell'ordine di idee delle "ere". L'attuale era, quella che il nostro pianeta sta vivendo, prende il nome di Ajaw e dovrebbe terminare alla fine del 2012; in questo ipotetico anno di chiusura del ciclo il Sole dovrebbe subire dei cambiamenti, come già è avvenuto nel 1999 in relazione alle macchie solari e alle tempeste magnetiche, cambiando nuovamente il proprio campo magnetico e di conseguenza il proprio orientamento, da cui il mutamento dell'asse terrestre che, spostandosi, si allineerebbe nuovamente al Sole stesso.
     La conseguenza di questi, a quanto pare normali, movimenti stellari sarebbe a dir poco catastrofica per il nostro pianeta: terremoti, inondazioni, cambiamenti climatici sono solo alcune delle disastrose condizioni nel quale verserebbe la Terra ed è inutile sottolineare quanto inospitale sarebbe per la nostra razza. La domanda che ora ci poniamo è la seguente: quanto è reale la possibilità che tutto ciò accada? Al di là delle considerazioni più o meno opinabili della comunità scientifica, è incontrovertibile il fatto che negli ultimi anni il nostro pianeta ha subito delle rilevanti variazioni climatiche che hanno avuto chiare conseguenze sulle condizioni di vivibilità. I Maya sapevano bene che queste variazione erano la risposta della terra alle sollecitazioni provenienti sia dal cosmo che dall'intervento umano, ed era tutto molto chiaro per questa antica civiltà, che ha sempre vissuto in consonanza con la natura, evitando gli sfruttamenti indiscriminati e ben sapendo che l'ipotetica data del 2012 non segnerà la vera e

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Maya, Calendario, Madre, Terra, Fine del mondo, 2012, Tzol kin, Ciclo, 5.200, Anni