scoperto che vi sono delle malformazioni neurologiche nei soggetti colpiti; circa il 60% di questi presenta lievi anomalie nelle regioni del cervello deputate al controllo dell'attività motoria vocale, in ogni caso non è chiaro se queste diversità rappresentano una delle cause o sono la conseguenza del balbettare. Resta chiaro che le alterazioni biologiche nei soggetti affetti non potranno mai essere escluse dal fattore conseguenza, visto che il cervello effettua una certa riorganizzazione corticale per compensare la disfunzione linguistica, ed è accertato scientificamente che le persone balbuzienti non sono più stupide dei soggetti sani. Quindi, se ci verrà voglia di ridere di fronte ad un balbuziente o se oseremo prenderlo in giro, ricordiamoci che colpiremo soprattutto il suo equilibrio mentale facendogli del male molto più delle apparenze. Inoltre, insegniamo ai nostri figli che il balbuziente non è diverso da noi, non è inferiore a noi, e che non è giusto schernirlo, dato che la scuola, purtroppo, è il luogo più difficile da frequentare nel momento più delicato della loro vita.
Lascio la conferenza salutando caldamente Caruso e con due sentimenti nel cuore agli antipodi: gioia, perché ho capito un problema che avevo totalmente ignorato e diverrò portavoce di ciò che ho imparato, e delusione, perché nonostante la grande disponibilità di Caruso nell'insegnare la propria tecnica ad altri professionisti, questi ultimi si sono dimostrati disinteressati e superficiali. |