Riprende Presterà: "Da questa consapevolezza è nata la necessità di creare un nuovo strumento per comunicare le nostre idee, nell'ottica di un nuovo punto di vista che consideri l'ambiente, l'uomo, il mondo vegetale e la nostra Terra un tutt'uno. Siamo partiti da un principio molto semplice, in natura nulla va sprecato, tutto è utile a qualche settore del processo ecologico, tutto si ricicla in una sorta di concezione ciclica delle energie: cercare di riprodurre ciò diventa una procedura che ha in sé già il seme del successo, vista la perfezione di madre Natura."
     Il pedagogo che è in lui esce allo scoperto quando con parole semplici ci spiega: "Ricercare, sperimentare, produrre e commercializzare, collaborare, divulgare metodologie sostenibili è tutto quello che facciamo. Ricercare, in quanto non siamo mai fermi e ci muoviamo per trovare la miglior soluzione al problema nell'idea del minor sforzo e con il minor costo. Sperimentare, così possiamo avvalorare le nostre tesi, dare credito a quanto studiato. Produrre e commercializzare sul territorio, per tradurre in pratica le nostre idee e realizzarle, portando vantaggi all'utente finale. Una parte molto significativa dell'azienda si occupa di ricercare collaborazioni con quanti possano favorire il fluire delle informazioni, per divulgarle il più possibile affinché l'opinione pubblica sia consapevole dei vantaggi che possono derivare loro da un modello di vita più ecosostenibile, informare le amministrazioni pubbliche e private sui vantaggi che potrebbero derivare dall'utilizzo di metodologie più ecologiche." A questo punto Presterà tocca un punto dolente: "In Italia non esistono normative che obblighino le persone al recupero dell'acqua piovana, utilissima in quelle aeree nelle quali in estate l'acqua degli acquedotti scarseggia, oppure al trattamento delle acque reflue di scolo attraverso sistemi più naturali e meno invasivi di un depuratore, quali la fitodepurazione. Ci sono dei regolamenti Arpa (organo che si occupa della tutela dell'ambiente) che disciplinano alcune aree tematiche ben definite, come il trattamento delle acque di scarico derivanti da attività commerciali, come le stazioni di servizio o le aziende chimiche. L'acqua di scarico, prima di essere immessa nella rete idrica pubblica, deve essere depurata dagli olii e da altre sostante dannose per non inquinare la falda acquifera. Nei casi in cui, sia il privato, sia una azienda, si trovino lontani dalla rete fognaria, hanno l'obbligo di adottare un sistema di depurazione delle acque reflue. Basterebbe una piccola parte del proprio giardino o del giardino condominiale per installare in sistema completo di fitodepurazione, il quale, oltre ad essere ecologico, è anche bello da vedere, una specie di giardino nel giardino.

        pagina 03 di 07
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Rolo, Giancarlo, Presterà, Artecambiente, Fitodepurazione, Recupero, Acqua, Piovana, Problema, Siccità, Dlgs 152/99