LE NOVITÀ DELLA RIFORMA FISCALE ED IL 730
                                               di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     L'attuazione del secondo modulo della riforma fiscale ha portato con sé modifiche delle aliquote d'imposta e delle detrazioni. Le aliquote ora sono 3 (erano 5), più una quarta per i redditi sopra i 100.000 euro. Le detrazioni per i familiari a carico sono state trasformate in deduzioni. Le detrazioni per lavoro dipendente o autonomo e pensione sono state soppresse, producendo così una diversa modalità di calcolo del reddito imponibile. La trasformazione delle detrazioni per carichi familiari in deduzioni, che incidono direttamente sul reddito imponibile e non più sull'imposta, ha dato luogo alla cosiddetta "family area", che riduce l'imponibile secondo modalità di calcolo (dalla deduzione teoricamente spettante a quella effettiva) simili a quelle previste per la "no tax area", già adottata negli anni scorsi. Tuttavia, a sobbarcarsi i complicati e rischiosi calcoli d'imposta non saranno i contribuenti: il compito spetta infatti al soggetto che presta l'assistenza fiscale.
     La salvaguardia: è stata prorogata nei suoi effetti la clausola di salvaguardia, prevista in origine per tutelare i contribuenti da aggravi d'imposta indotti dalle modifiche introdotte al sistema di tassazione Irpef a decorrere dal 1° gennaio 2003. Pertanto la stessa prevede anche il modello 730/2006 per neutralizzare eventuali effetti negativi rispetto al sistema vigente negli anni di imposta 2002 e 2004. All'occorrenza, il contribuente utilizzerà nella dichiarazione le aliquote e le detrazioni vigenti per il 2004 o per il 2002. Le operazioni di verifica dell'opportunità di adottare la clausola di salvaguardia saranno eseguite da chi presta l'assistenza fiscale, che ne farà menzione nel prospetto di riepilogo (modello 730/3).
     Il fisco sulla casa: sono riconosciute agevolazioni fiscali ai proprietari di immobili concessi in locazione a chi ha subito lo sfratto, a over 65 (o nuclei familiari con ultrasessantacinquenni) o a portatori di handicap riconosciuti ai sensi della legge 104/92 che, nel contempo, non hanno altra abitazione o non possano prenderla in affitto per motivi economici, fruiscono della proroga degli sfratti e sono in linea con i parametri dettati ai fini dell'Isee. Una novità riguarda le coppie separate o divorziate: il diritto di abitazione non è più equiparato a un diritto reale di godimento, pertanto l'immobile non deve più essere dichiarato per intero da chi vi abita ma secondo le quote di proprietà effettive. Questo comporta anche l'obbligo di presentare una nuova dichiarazione Ici al Comune di ubicazione del fabbricato.

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