Dal palco di un teatro del Minnesota viene trasmessa l'ultima puntata di "A prairie home companion" (un coinquilino della prateria), un programma radiofonico di grande successo. A prima vista sembra una trama banale da sbadiglio assicurato, ma basta un nome, Robert Altaman, perché tutto si trasformi in un'ora e tre quarti di poesia ispirata. A 81 anni il grande regista americano, fresco dell'Oscar alla carriera ricevuto a marzo, ci regala uno dei suoi film corali pieno di ironia intelligente: sul palco e dietro le quinte si intrecciano le vicende del presentatore, dei protagonisti dello show, di un manager, di un "tagliatore di teste" e dell'angelo della morte "nei panni" di una bionda misteriosa in impermeabile bianco. Tutto sulle note country delle tipiche canzonette americane, con cui il regista rende omaggio ad una terra che vuole vivere il presente ma fatica a separarsi dal passato, in cui continua a riconoscersi.
Dietro ai duetti, alle canzoni, alla battute, si percepisce un vago senso di nostalgia, che crea un'atmosfera coinvolgente. Benché sia il racconto di una fine, la pellicola non ha un clima tetro: i buffi spot pubblicitari sono veri picchi di ironia, mentre il divertimento è garantito dalle gaffes, una su tutte quella di Keillor, il presentatore, nella pubblicità del nastro adesivo. Il cast è da partita di Mondiale, per usare un'analogia di stretta attualità: Altaman porta con sé da "Nashville" e "America oggi" Lily Tomlin, un vero colpo sicuro. Sua "sorella", nella finzione filmica, è nientemeno che la star Maryl Streep. Alla faccia di Katherine Hepburn, che sentenziava che si deve scegliere tra la carriera e la famiglia, la splendida attrice cinquantasettenne in trent'anni di carriera ha avuto 12 nomination all'Oscar, ne ha vinti due e ha trovato anche il tempo di crescere quattro figli, senza dimenticarsi di calcare le scene dei migliori teatri. Questa specie di Wonder Woman ci svela, a sorpresa, una voce deliziosa; una vera e propria chicca.
Non è una novità, invece, che Lindsay Lohan, cantante "figlia" della Streep, sappia cantare: a soli 20 anni ha già alle spalle un disco e diversi film. In tutti, però, ha sempre interpretato il ruolo della classica teen ager americana e anche in "Radio America" fa la parte dell'adolescente: nulla di nuovo davanti alla macchina da presa.