È possibile sì, distinguere nuovi periodi, classificare secondo concentrazioni locali i vari elementi culturali, ma si vorrebbe sapere molto di più, ad esempio perché certi motivi delle incisioni e del vasellame si ritrovano in tutto il continente, fino all'America Centrale. Si suppone che sia esistita una scrittura e si dispone in proposito di numerosi indizi. Un giorno, tutto quanto si sa oggi verrà fuso con le conoscenze di un prossimo futuro in una sintesi grandiosa e si avrà una chiara immagine del passato di questo grande paese".
     L' archeologo peruviano, dottor Toribio Mejia Xesspe, propende invece per un'indicazione di carattere religioso, mentre il dottor Manasses Fernandez Lancho, medico e docente universitario in Messico, considera i tracciati come un compendio del pensiero filosofico e cosmico dei suoi autori ed ancora il professor Josuè Saul Lancho Rojas riassume così il suo pensiero sugli autori dei disegni: "I tracciati di Nazca, disegnarono, duemila anni prima di Darwin, il panorama generale dell'evoluzione della specie, dai protozoi all'uomo. Là, nella pampa, giace la dimensione materializzata che vince il tempo e lo spazio. La cosa più sorprendente è che le figure suggeriscono l'anello possibile tra una specie e l' altra. Tutti i disegni sono stati eseguiti partendo dalla linea del solstizio, con il Sole come il centro del tratto che va dalle Ande al mare, dal quale emergono tutte le specie conosciute sulla terra. E tutte le specie appaiono unite da un cordone ombelicale che rappresenta l'energia solare".
     L'archeologo Guillermo Illescas Cook propende, come altri suoi colleghi, per raffigurazioni astronomiche e porta a dimostrazione alcuni disegni che potrebbero mostrarci le costellazioni rese con figure diverse da quelle adottate nel mondo mediterraneo ed ancora oggi definite con i nomi di un tempo, mentre le immagini ritrovate sulle ceramiche e sul vasellame, in molti casi corrispondenti a quelle del deserto, ne fornirebbero una conferma. Non mancano, poi, le ipotesi "spaziali", secondo le quali le linee, le piste ed i disegni di Nazca, sarebbero stati i segnali di un vera e propria pista d'atterraggio extraterrestre!
     Qualunque sia stato il motivo che ha spinto gli abitanti di Nazca, o chi per essi, a tracciare queste linee, il mistero rimane fitto e solleva ancora molte domande: come fecero a realizzare linee così precise e di tali dimensioni? Per quale motivo costruirle visibili solo dall'alto? Sono davvero una forma di culto? O piuttosto ha ragione chi sostiene che abbiano a che fare con gli extraterresti? Infine, sarebbe forse possibile fare un parallelo con un fenomeno simile, quale quello dei cerchi nel grano? Qualunque sia la risposta che ognuno di noi darà a queste domande, il mistero di Nazca perdura indisturbato. Il deserto continua a parlarci una lingua che per il momento non capiamo. e magari è meglio così.

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