Tutto ciò ci da la dimensione di come in una piccola città come Bergamo, da sempre periferia di Milano, sia in atto un cambiamento, seppur sofferto, parziale e faticoso, dell'orientamento del gusto della persone e degli addetti ai lavori stessi, mediamente più informati e più attenti a quello che è il tempo che stanno vivendo e quali siano le espressioni artistiche per interpretarlo. Certo Bergamo non è Soho e per il centro è più facile incontrare il Caglioni pittore naif

di quartiere piuttosto che Andy Warhol con parrucca giallo banana, però mi sembra ci siano segnali incoraggianti. Questo fenomeno cittadino trova riscontro anche in altre città di provincia italiane e tutto ciò si riflette pure sul mercato dell'arte, molto interesse per aste di arte moderna, maggiore stabilità e numeri meno entusiasmanti nelle aste di dipinti antichi. Questo orientamento lo si può

verificare anche in televisione, sempre più totem multimediale di massa della società contemporanea, nella quale le trasmissioni dedicate all'arte contemporanea, anche se alcune discutibili, abbondano e si moltiplicano.
     Comprendere il fenomeno non è facile e di certo ci vorrebbe un sociologo, resta il fatto che la generazione dei trenta-quarantenni di oggi, se paragonati a quelli della generazioni precedenti viaggiano di più, sono più colti e desiderano possedere opere d'arte più vicine al tempo che stanno vivendo, meno retoriche, che siano impregnate di quello che i critici d'arte definiscono lo zeitgest cioè lo spirito del tempo. In un epoca nella quale il leit-motiv è che la società contemporanea si è imbarbarita ed imbruttita e nella quale i nuovi ricchi dettano legge mi sembra questo uno spiraglio che contraddice, almeno in parte, questa tesi: infatti, oggi la massa va volentieri a vedere mostre d'arte moderna, spesso fa pure le file per vederle, è più selettiva nella scelta dei film e in quelle musicali, per arredare casa sceglie il design.Questi segnali, per me positivi, sono certo spiazzeranno e scontenteranno i numerosi radical-chic orobici, molti miei amici, che ritengono da sempre di loro esclusivo appannaggio cultura, arte e cinema contemporaneo. L'avvicinamento all'arte moderna da parte della piccola e media borghesia di certo non piacerà e li spingerà schifati e inorriditi verso le nuove frontiere dell'arte e dell'arredo etno-chic. Pare infatti che tra loro vada di gran moda, ma questa è tutta un'altra storia...  
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it
      pagina 02 di 02
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, GAMeC, Work, Progress, Cristiano, Calori, Galleria, Elleni, Fumagalli, Michelangelo, Triangoloarte